Erano ormai anni che, C.V., sottoponeva la propria madre ad atti di violenza immotivata e reiterata, tanto da renderle la vita insostenibile.
I fatti
I suoi comportamenti aggressivi, dovuti probabilmente al continuo e prolungato abuso di sostanze stupefacenti, nell’ultimo periodo si erano aggravati. Risale a qualche giorno fa, infatti, l’ennesimo atto di violenza, ove dopo una banale lite il ragazzo ha afferrato la madre afferrato per il collo, percuotendola più volte.
E nella mattinata di ieri, si è presentato nuovamente sotto casa della madre, che in preda alla paura non ha aperto la porta. Per niente scoraggiato il figlio ha continuato a suonare ripetutamente il campanello. La madre, esausta, ha contattato il numero di emergenza.
Giunti sul posto, gli agenti del Reparto Volanti e del Commissariato Casilino Nuovo, hanno trovato l’uomo ancora attaccato al citofono, che in forte stato di agitazione gridava, proferendo ingiurie e minacce di morte nei confronti della madre. Bloccato dai poliziotti è stato arrestato per il reato di atti persecutori e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
La donna, che, impaurita, si era barricata in casa ha poi spiegato ai poliziotti che la difficile situazione va avanti da quando C.V. aveva 20 anni e che da poco era uscito dal carcere di Rebibbia per il reato maltrattamenti in famiglia.