il 25 e il 26 giugno la città di Paliano è stata avvolta da un’atmosfera intrisa di magia, di rito, di tradizione, con i festeggiamenti per la IX edizione dei “Fochi De San Giuanni”, organizzato dall’associazione culturale degli Hernicantus e patrocinato dall’Assessorato alla Cultura.
Sono state organizzate una fitta serie di attività: dalle visite guidate di tipo naturalistico nel Monumento Naturale “La Selva e Mola di Piscoli” a quelle di carattere storico all’interno delle mura del paese. Poi il seminario sulla storia della festività dei “Fochi di San Giuanni” condotta da Monsignor Franco Proietto, seguito da quello sul saltarello gestito da Luca Attura, membro degli Hernicantus, che ha interessato e incuriosito tante persone in piazza Marcantonio Colonna, tanto da spingerle a provare lì sul posto i passi dell’antico ballo.
Infine, entrambe le serate sono state allietate dalle note di diversi gruppi di musica popolare dei comuni limitrofi, che hanno fatto ballare la tanta gente accorsa sotto il palco. E naturalmente non poteva non mancare l’accensione del grande fuoco, simbolo degli antichissimi riti solstiziali attraverso cui veniva celebrata la “luce” durante questa festa.
Luca Attura, uno dei fondatori degli Hernicantus, ha voluto così commentare: «È stata la IX edizione curata da noi. Samo partiti con un falò e quattro microfoni lanciati sugli scaloni di piazza Pertini e, man mano, grazie anche alla collaborazione delle varie Proloco e Amministrazioni che si sono avvicendate in questo arco di tempo, l’evento si è evoluto fino a portarci a fare una “due giorni” piena di iniziative culturali e enogastronomiche: passeggiate guidate nel territorio, seminari di antropologia e di danze tradizionali ciociare, buon cibo e vino con la presenza di Slow Food e Strada del Vino Cesanese. Il tutto con un obiettivo: restituire ai palianesi una festa i cui presupposti erano e sono racchiusi in pochi concetti: unità, partecipazione, condivisione, amicizia, con la speranza di farne un evento che possa fungere da stimolo per l’economia, ma passando attraverso la cultura. Come associazione culturale crediamo sia l’unico modo per trattenere le giovani risorse sul territorio in cui sono nate, evitando di costringerle a trasferirsi, quando non a emigrare».
«Quest’evento – ha commentato il vicesindaco con delega alla Cultura Valentina Adiutori – ci ha riportato un po’ indietro nel tempo, al rito dell’accensione dei fuochi che per anni ha contraddistinto la ricorrenza di San Giovanni Battista, specialmente nel nostro centro storico. Associare poi quest’antica usanza alla musica e alle danze popolari della nostra terra, ci aiuta a mantenere viva la tradizione e a mantenere un legame fra le generazioni. Tutto ciò non fa altro che arricchire la nostra cultura attraverso la trasmissione ai posteri di usanze, valori e credenze. Un ringraziamento agli Hernicantus che si sono prodigati per la buona riuscita dell’evento ».