Una bomba che aveva solo bisogno di una miccia per esplodere. Scoppia il polverone tra alcune delle società dello sport colleferrino e l’Amministrazione, dopo la presentazione del nuovo regolamento sulla gestione degli impianti comunali.
Le divergenze, in realtà, erano palesi già da tempo, ma l’ufficializzazione del documento ha costituito il detonatore di una situazione già di per sé molto difficile. Il motivo delle frizioni è relativo al bando per l’assegnazione degli impianti, che sarà riservato solo alle società per fini di lucro e – di fatto – taglierà fuori tutte le associazioni dilettantistiche che hanno sinora preso a carico il destino delle rappresentative locali.
Una rivoluzione che il Comune aspettava solo di ufficializzare e che, in parte, aveva trovato il consenso anche delle società che poi alla fine hanno manifestato il loro dissenso, tornate sui loro passi per alcune promesse concordate che non sarebbero state mantenute.
“Queste dimissioni credo abbiamo una valenza essenzialmente politica – sottolinea il ds del Colleferro Calcio Andrea Angelucci. Si è trattato di un atto dovuto rispetto alla mancanza di risposte che si protraeva ormai da tempo. Ovviamente quando c’è una situazione di stallo l’imbarazzo è legittimo, se non ci sono le condizioni per fare sport penso che questa decisione sia una naturale conseguenza. Il ritardo del Comune nel decidere come, quando e in che termini concedere la gestione dei campi è evidente: il danno per noi è tangibile, perché il problema della società è innanzitutto quello di programmare tutto il settore della scuola calcio e per farlo serve tempo. Bisognerebbe capire che peso dà l’Amministrazione agli impianti e le società”.
La rivisitazione dei criteri d’assegnazione è stato ad ogni modo uno dei punti fermi sui quali l’Amministrazione si è spesa sin dall’inizio del proprio mandato. “Non discuto il fatto di cambiare le regole – continua Angelucci – quanto piuttosto tempi e modi. La vecchia convenzione era scaduta il 30 giugno 2016, il problema era palese già da tempo ma nonostante tutto siamo arrivati al 15 aprile e ancora non ci sono risposte definitive sui termini del contratto di gestione. A oggi le società sportive dilettantistiche non potrebbero rispondere al bando: si contestano tempi e situazioni che sembravano chiarite, mentre invece siamo entrati nella sfera delle promesse non mantenute”.
Il ribaltone non sposterà comunque di una virgola le motivazioni della squadra per questo finale di stagione: il secondo posto resta un traguardo alla portata e centrarlo significherebbe aver realizzato un’impresa che resterà a lungo nella memoria di tutta la città, visti i presupposti con i quali era partita la stagione. “Abbiamo voglia di arrivare all’obiettivo che ci siamo sudati sul campo, con o senza il supporto dell’Amministrazione. Ovviamente, non nascondo che se fossimo rimasti più tranquilli saremmo stati contenti, ma sfido chiunque a dire che i ragazzi andranno in campo per perdere. Certamente il gruppo è giovane e, per questo, più soggetto a sbalzi umorali: le vicissitudini potrebbero condizionarli in positivo o in negativo, ma noi continuiamo a lavorare alacremente e non molliamo di un centimetro. Sarebbe davvero una grande soddisfazione centrare questo traguardo”.
In chiusura il ds non manca di togliersi un sassolino dalla scarpa. “In tutto il campionato non ho mai visto un rappresentante del Comune sugli spalti. Ciò mi lascia un po’ perplesso, perché noi rappresentiamo la città e credo che i ragazzi, alla luce di questi risultati, meritino il supporto delle Istituzioni. Noi comunque, ripeto, lotteremo lo stesso fino in fondo per l’obiettivo, poi se a nessuno interessa quello che stiamo facendo allora siamo pronti a salutare”.
A breve uscirà anche l’intervista all’ormai ex presidente del Colleferro Rugby, Gianluigi De Vito.