Avete risposto a mille annunci di lavoro senza ricevere una chiamata? Senza dubbio è perché il mercato in Italia è bloccato, ma probabilmente è anche perché il vostro CV ha delle lacune. Scopriamo dunque come scrivere un curriculum vitae perfetto per ogni occasione. I consigli per compilare al meglio quello che è il nostro biglietto da visita per le aziende sono diversi.
Cercare lavoro è diventata un’attività di self marketing. Bisogna autopromuoversi e imparare a farlo al meglio. La prima cosa da fare è scaricare l’ultimo modello di CV europass cliccando qui. Rispetto agli scorsi mesi, è stato aggiornato includendo le competenze digitali. Si consiglia di scaricare il file in italiano e in versione word. Adesso bisogna sostituire i campi di esempio con quelli propri e mettere una foto professionale. E’ consigliabile mettere anche i propri contatti social: Skype e LinkedIn.
Il vantaggio del curriculum vitae in formato europass è dettato dalla sua flessibilità. E’ infatti possibile inserire manualmente campi che non ci sono o modificare le scritte pre-impostate. La principale lacuna è la seguente: manca la sezione dedicata all’occupazione desiderata. Bisogna inserirla manualmente subito dopo aver immesso le informazioni personali. Qui bisogna scrivere il lavoro per il quale ci si candida. L’ideale è dunque creare più CV in base alle necessità.
Come scrivere un curriculum vitae perfetto: i consigli per compilarlo al meglio
Adesso andremo a crearne uno che non invieremo mai e in cui inseriremo tutte le informazioni possibili. In base all’azienda a cui lo stiamo inviando, ne faremo uno nuovo selezionando soltanto le info utili. In questo, lasceremo vuota la sezione dedicata all’occupazione desiderata e la riempiremo inserendo una mansione differente in base a quella per la quale abbiamo deciso di inviare la nostra candidatura.
Stesso discorso per le competenze. Scriviamo tutte quelle che possediamo e le selezioniamo a seconda delle esigenze. Per verificare quali possono essere quelle più utili, possiamo consultare il sito dell’Isfol (Istituto per lo Sviluppo della FOrmazione professionale dei Lavoratori) e cercare la mansione prescelta. Nella sezione apposita troveremo quali sono le competenze più richieste. Adesso non resta che fare il raffronto e inserire soltanto quelle che possediamo e metterle in risalto.
Se desideriamo lavorare in diversi settori, possiamo crearne uno per ogni occupazione desiderata. Se poi cerchiamo anche professioni creative, possiamo preparare anche un CV personalizzato. In questo caso saremo noi a decidere la grafica. Per farlo possiamo aiutarci con vari modelli precompilati che si trovano su internet o dare libero sfogo alla fantasia.
Lo screening dedicato alla lettura del nostro curriculum vitae dura mediamente 15 secondi: è necessario attirare subito l’attenzione per evitare di essere cestinati senza che nemmeno sia stato letto per intero. Un consiglio è quindi quello di utilizzare un metodo che colpisca all’occhio del selezionatore di turno. I consigli sono vari: possiamo inserire una breve presentazione professionale oppure inserire il link di una video presentazione. Inoltre, possiamo scrivere quali sono le nostre competenze che apporterebbero un valore aggiunto alla mansione.
Non è necessario inserire gli hobby o le materie trattate durante il percorso di studi. Non è nemmeno essenziale mettere il voto del diploma o della laurea. Se poi abbiamo preso 110 e lode, allora possiamo anche metterlo in risalto. Questo strumento serve infatti per ottenere un colloquio di lavoro. Se ci chiamano, sono curiosi di conoscerci: non serve scrivere tutto. Un errore comune è quello di scrivere pagine e pagine. Non serve: massimo devono essere tre. Scrivere usando poche righe è un buon modo per dimostrare che disponiamo del dono della sintesi. Per ogni lavoro svolto dobbiamo inserire le mansioni principali utilizzando le parole chiave.
Bisogna inserire anche le caratteristiche personali? La risposta è nì. Non serve parlare del nostro carattere, ma molte aziende cercano anche competenze che non si possono trasmettere poiché innate. Purché siano coerente con la posizione ambita. Tra queste può esserci ad esempio l’empatia. Bisogna inserirle, ma senza esagerare.
Infine, non bisogna dimenticare di immettere la firma per il consenso dei dati personali. Possiamo metterne una scritta a penna se inviamo il CV a mano o tramite posta, altrimenti immettere la firma digitale se lo inviamo via e-mail. Per inserirla, basta convertire il file da word a pdf (esistono diverse pagine internet gratuite che lo fanno in pochi secondi) e usare l’apposita opzione. Andare direttamente sul posto di lavoro per consegnarlo a mano è un ottimo metodo per dimostrare al nostro potenziale futuro datore di lavoro le nostre motivazioni.
Non dimentichiamo di allegare una lettera di presentazione e possibilmente anche una lettera di referenze. Quest’ultima è spesso scritta dal lavoratore stesso, anche se firmata dal precedente datore di lavoro.
Se poi vogliamo cercare impiego anche all’estero, non resta che tradurre il tutto in inglese. E’ importante conoscere le leggi sulla privacy del Paese verso cui lo indirizziamo e per questo sarebbe bene fare prima una breve ricerca su internet. Basti pensare che in Inghilterra non serve mettere la propria età nei dati personali perché considerata discriminatoria. Se una persona in età avanzata cerca una mansione fuori dall’Italia può avere meno svantaggi. All’estero è più facile ricevere una chiamata per un colloquio anche soltanto poche ore dopo aver inviato una copia del vostro curriculum vitae.
Ora siamo pronti per inviare la nostra candidatura. Se poi abbiamo ancora dei dubbi, possiamo consultare tutti i consigli presenti in rete oppure rivolgerci direttamente al centro per impiego più vicino a noi.