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Castelli Romani, sgominata una banda di usurai attiva da anni

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In mattina gli agenti del Commissariato di Polizia di Albano e i Carabinieri della Compagniadi Velletri hanno eseguito un provvedimento cautelare per 7 persone accusate di reati di usura, estorsione, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, attività finanziaria abusiva e violazione degli obblighi della Sorveglianza speciale di pubblica sicurezza. Altre 5 perquisizioni hanno avuto luogo a Marino, Castel Gandolfo e Cave.
L’operazione denominata Game Over ha avuto un corso di tre mesi, da dicembre 2015 a marzo 2016, per far emergere e fermare  un giro di usura nella zona dei Castelli Romani; attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali sono state individuate molte delle vittime costantemente minacciate dagli indagati che estorcevano loro somme di  denaro ingenti per la restituzione del debito.
Il principale indagato, un quarantottenne di Albano appartenente a una nota famiglia, è stato accusato anche di possesso di stupefacenti con conseguente sequestro delle sostanze.
Durante l’indagine 6 indagati erano già stati arrestati in flagranza di reato per detenzione e spaccio di stupefacenti mentre  3 soggetti erano in custodia cautelare in carcere per rapina, estorsione, sequestro di persona e lesioni personali a carico di un agente immobiliare, vittima di un singolo episodio estorsivo.
Lo smantellamento di questo sistema usuario è stato possibile anche grazie al coraggio di alcune delle vittime che hanno denunciato gli aguzzini e hanno collaborato per tutta l’indagine con le Forze dell’Ordine, smantellando questa associazione criminale radicata da anni nella zona dei Castelli Romani.