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Roma, i Sindacati: “Lo sciopero è ancora uno strumento potente in mano ai lavoratori”

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Roma, sciopero trasporti: stavolta non sarà un venerdì, bensì un mercoledì nero. Info e orari dello stop per l'8 marzo 2023

Di seguito, la nota del Sindacato Orsa TPL in merito allo sciopero dei trasporti di Roma di oggi:

Settore Autoferrotranvieri di Roma e Lazio
Nonostante una regolamentazione della Commissione di Garanzia e una legislazione, la 146/90, fin troppo restrittive del diritto di sciopero nel TPL, ci siamo trovati per l’ennesima volta di fronte a difficoltà per espletare un diritto che dovrebbe essere costituzionalmente garantito ma sempre sotto attacco. Stavolta era il concorso per i c.d. “navigator”. Segno evidente che
LO SCIOPERO E’ ANCORA UNO STRUMENTO POTENTE IN MANO AI LAVORATORI E TEMUTO DALLE CONTROPARTI.
Ciò ha portato a uno slittamento dello sciopero in Atac dal 20 al 25 giugno. La misura è ormai colma, sicurezza e salute dei lavoratori e degli utenti sono messe a repentaglio quotidianamente e non siamo disposti ad aspettare un minuto di più.
Le condizioni ambientali nelle gallerie delle metropolitane peggiorano di giorno in giorno, con polveri e agenti inquinanti fortemente nocivi che hanno raggiunto livelli preoccupanti senza che l’Atac stia mettendo in campo contromisure adeguate. L’unico intervento, dopo un anno e mezzo di totale inattività, è stato mettere in circolazione un solo mezzo, già di per sé insufficiente per far fronte alle criticità di entrambe le metropolitane, per di più obsoleto e rottamato anni fa, privo di alcuni dei suoi componenti strutturali e pertanto del tutto inefficace.
Gli autobus che vanno a fuoco, non solo letteralmente, e nonostante ciò si continuano a far pressioni agli autisti per circolare con impianti di climatizzazione guasti su vetture che arrivano a superare i 40 gradi.
Le ferrovie regionali abbandonate a sé stesse, forse in attesa di conoscere il loro destino, tra vetustà e carenza di materiali rotabili e delle manutenzioni. Così come la metro C, che nonostante sia di recente apertura sconta già gravi problemi infrastrutturali, senza che il personale sia messo in condizione di far fronte alle continue emergenze.
Il personale di stazione lasciato solo anche nelle fasi di apertura e chiusura delle stesse.
Il depauperamento in atto da anni del settore operaio e di quello di movimento, decimati numericamente. Problematiche che hanno in comune una carenza non solo di programmazione ma di processo manutentivo nel suo complesso e, come il “caso scale mobili” ha dimostrato palesemente,
un sistema fatto di esternalizzazioni e appalti al ribasso che non può funzionare se non a scapito della sicurezza.
Senza dimenticare i turni di guida e condotta sempre più saturi nonostante le criticità sopra descritte e le continue aggressioni al personale front line, una piaga sociale a cui non si fa fronte se non con interventi spot, come i pulsanti di emergenza lasciati molto spesso guasti.
SU SALUTE E SICUREZZA NON UN PASSO INDIETRO
Martedì 25 giugno scioperiamo compatti Dalle 8.30 alle 17.00 e dalle 20.00 a fine servizio
CHI LOTTA PUÒ PERDERE, CHI NON LOTTA HA GIÀ PERSO!

Organizzazione sindacati autonomi e di base