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Colleferro, Fortini (Lazio Ambiente) parla delle novità su Compound, discarica, Consorzio Minerva e futuro della società

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Dopo la recente intervista con il Sindaco di Colleferro, Pierluigi Sanna, abbiamo intervistato in esclusiva anche il presidente del CdA di Lazio Ambiente, Daniele Fortini. Con lui abbiamo ripercorso gli ultimi mesi di vita della Società e le prospettive future.

Vi siete insediati a febbraio 2019. In quale stato avete trovato Lazio Ambiente?
“Abbiamo trovato una situazione un po’ complicata determinata da alcuni elementi di incertezza che hanno pesato molto sulla Società. Incertezza verso il futuro, poiché era stata posta in vendita dalla Regione Lazio, quale unico azionista, nel corso del 2017 e la gara di vendita è andata deserta. Già questo è stato un profondo elemento di incertezza. Apprensione per una fase transitoria importante, come quella della vendita, perché Lazio Ambiente non dovrà più gestire i servizi di igiene ambientale, quindi lo spazzamento, la raccolta. In questa prospettiva, tutti gli investimenti, anche quelli opportuni, sono stati rinviati. Oltre questi, un altro elemento di incertezza è stato quello degli smaltimenti.”

Di recente è circolata la notizia di una probabile costruzione di un nuovo impianto TMB a Colle Sughero. Lei smentisce questa indiscrezione?
“Per quanto ci riguarda, il sito di Colle Sughero non è interessato da ipotesi impiantistiche.”

L’impianto attualmente esistente verrà completamente smantellato, come sostiene il sindaco di Colleferro Pierluigi Sanna oppure no?
“Questa è la volontà del comune di Colleferro che rispetto e credo sia una posizione del tutto legittima. Ma non decidiamo noi di Lazio Ambiente se smantellare o meno, perché spetterà poi alle responsabilità istituzionali arrivare ad una soluzione. La Regione Lazio è il soggetto che pianifica la gestione dei rifiuti e che deciderà quali tipi di impianti realizzare e dove farli, in base alle istanze del territorio espresse anche dalla Città Metropolitana. I percorsi da compiere saranno quindi quelli istituzionali”

Colleferro, Daniele Fortini di Lazio Ambiente: Minerva partirà a breveNelle Linee strategiche per il Piano di Gestione dei Rifiuti della regione Lazio si parla di un compound industriale. Di cosa si tratta?
“E’ un progetto ambizioso e innovativo sul quale stiamo lavorando seguendo le istruzioni della Regione. Il progetto è un complesso che include diversi processi di lavorazione dove arriveranno rifiuti selezionati dai quali poi bisognerà estrarre ogni possibile risorsa. L’obiettivo è quello di adottare dei processi che possano minimizzare il ricorso allo smaltimento. Il rifiuto diventerà materia impiegabile. E in questo, siamo in totale sintonia con le direttive comunitarie relative all’economia circolare che raccomandano che al massimo i rifiuti da smaltire siano il massimo del 10% dei rifiuti trattati.”

Qual è il volume dei rifiuti conferiti in discarica attualmente?
“Attualmente stiamo accogliendo circa 45 mezzi al giorno, per sei giorni la settimana. Per l’80% i rifiuti provengono dalla lavorazione di rifiuti indifferenziati dal territorio metropolitano di Roma. Poi, i rifiuti che provengono dagli scarti di lavorazione dei rifiuti differenziati. E dall’ottobre 2018 in discarica sono stati conferite circa 200 mila tonnellate, tenuto conto delle variazioni stagionali.”

In previsione dei cambiamenti futuri quale sarà il destino lavorativo dei dipendenti di Lazio Ambiente?
“Anzitutto, la salvaguardia dei livelli occupazionali è il primo punto che rispettiamo in accordo con quanto sottoscritto con la Regione. Prima di procedere a tutto il resto, la Regione Lazio si è preoccupata di assicurare un futuro ai lavoratori e alle loro famiglie. Per questo, tutti i lavoratori che sono addetti ai servizi transiteranno verso i nuovi gestori dei servizi. E per raggiungere questo risultato, stiamo concludendo gli accordi con Minerva, il consorzio costituito da comuni che hanno come capofila Colleferro.”

I lavoratori dei servizi di Lazio Ambiente andranno nel nuovo consorzio Minerva?
“Tutto il personale che è addetto ai servizi ambientali transiterà con il nuovo gestore dei servizi ambientali.”

Gli altri lavoratori di Lazio Ambiente?
“Per tutto il personale che non sarà collocato nei servizi, perché appartenente ad altre mansioni, si offriranno le maggiori garanzie per la tutela del loro diritto al lavoro. Tema questo che verrà comunque affrontato e discusso con la Regione.”

E i lavoratori del Termovalorizzatore che fine faranno?
“Stiamo valutando dei percorsi che possano mettere in garanzia e in sicurezza questi lavoratori. I lavoratori del termovalorizzatore sono una risorsa professionalizzata importante e andranno adeguatamente riqualificati. La loro riqualificazione verrà affrontata e valutata durante i confronti che faremo insieme alle organizzazioni sindacali quando siederemo ai tavoli regionali. Attualmente, non si può dire esattamente dove andranno ricollocati i lavoratori del Termovalorizzatore. Ma le posso assicurare che la garanzia e la tutela del diritto al lavoro è la nostra prima preoccupazione, peraltro condivisa totalmente dalla Regione Lazio, dal comune di Colleferro e dalle organizzazioni sindacali coinvolte.”

Queste prospettive lavorative del personale di Lazio Ambiente sono strettamente alla nascita di Minerva. A che punto sono le fasi di realizzazione di questo nuovo Consorzio?
“Con i vertici del consorzio Minerva ci stiamo incontrando ormai da qualche tempo con cadenza infrasettimanale. Del resto la volontà dei soci di Minerva è quella di partire il prima possibile, anche entro l’anno corrente.”

Come sono i rapporti con le realtà territoriali?
“I rapporti con il comune di Colleferro sono estremamente cordiali, di reciproco rispetto e collaborazione, attraverso un confronto continuo. Abbiamo un buon rapporto anche con le altre realtà presenti, con le quali spesso abbiamo stabilito dei confronti di dialogo costruttivo, nel rispetto del ruolo di ognuno.”

Quale sarà il futuro di Lazio Ambiente?
“Mi auguro che il nostro piano industriale possa costituire la base sul quale la Regione Lazio, attraverso il bando di gara per la vendita della società, possa trovare dei referenti industriali interessati ad acquistare e quindi a garantire un futuro a questa società. Da questo punto di vista sono abbastanza ottimista. Il piano industriale che andremo ad allestire offre delle chiare possibilità di sviluppo nel contesto dell’economia circolare. Auspico davvero che ci sia una risposta adeguata in questa direzione per garantire un futuro alla società.”