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Colleferro, il nuovo compound industriale rivoluzionerà la gestione dei rifiuti della città

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Lazio Battisti biodistretto Valle di Comino

“Sarà una vera e propria rivoluzione impiantistica, basata sullo sviluppo di una economia circolare quella del compound industriale previsto a Colleferro”.

Questo è quanto ha dichiarato, parlando fra l’altro di Colleferro, il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti rispondendo alle domande dei presenti durante la seduta della Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti, riunitasi nella serata di mercoledì 26. Oltre al Governatore Zingaretti c’erano anche Massimo valeriano, assessore regionale ai Rifiuti e il Direttore delle Politiche ambientali e ciclo dei Rifiuti Flaminia Tosini.

Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha illustrato alcuni aspetti e finalità del Piano dei Rifiuti che è in fase di valutazione strategica per poi essere approvato, entro la fine di luglio, dalla Giunta regionale e infine approdare al Consiglio regionale.

La decisione riguardante Colleferro, ha dichiarato Zingaretti, “è molto legata alla particolare condizione del territorio. Un’area dentro la Valle del Sacco molto segnata da problemi di inquinamento e di sostenibilità ambientale. E che ha visto molti sindaci battersi per la difesa del territorio nel corso degli anni.” Chiuso dal gennaio del 2017, il termovalorizzatore necessitava di un intervento di revamping molto costoso e con una tempistica di riattivazione che, per i problemi procedurali e di intervento, sarebbe durata anni. “Per questo è stata fatta una scelta –ha sostenuto il Presidente della Regione Lazio- verso una nuova direzione tesa all’applicazione dell’economia circolare.”

Sul futuro di Colleferro, l’assessore Valeriani ha aggiunto:

“Consideriamo strategico il nuovo sistema di Colleferro perché renderà coerente il superamento di quella impiantistica tutta improntata su una economia di tipo lineare. Mentre, il compound industriale previsto a Colleferro si baserà proprio sulla economia circolare che punta al recupero di materia. Sarà un impianto che conterrà diversi punti per la lavorazione dei provenienti dai diversi TMB di Roma e provincia. Un compound industriale da 500 mila tonnellate l’anno e che punta a contenere gli scarti al 10%.”

Foto di repertorio