Arriva il caldo ed è emergenza rifiuti a Roma. La misura è colma a tal punto che nella Capitale potrebbe deflagrare una vera emergenza sanitaria per l’accumulo spaventoso di rifiuti che dilagano in Centro e in periferia.
E dalla Ciociaria arriva il no secco ai rifiuti di Roma sul territorio dal consigliere provinciale, nonché presidente della XV Comunità Montana Valle del Liri e vice coordinatore regionale di FI e dal sindaco di Roccasecca Giuseppe Sacco.
“Siamo determinati ad andare avanti e a non consentire che i rifiuti di Roma vengano portati in Ciociaria, come sempre accade quando lì sono in emergenza. – afferma Quadrini – Se dovesse accadere, noi istituzioni politiche ciociare, e faccio appello a tutti sindaci della zona, dobbiamo fare squadra ed essere pronti a tutto, anche ad alzare le barricate pur di difendere il nostro territorio ed agire per la salute dei cittadini.
È inaccettabile che il nostro territorio debba smaltire l’immondizia prodotta a Roma, a causa dell’incapacità di chi oggi amministra la capitale. E’ di poche ore fa un’altra triste notizia sulla chiusura di un tratto del fiume Melfa in prossimità della discarica di Cerreto per il quale la Polizia Municipale di Roccasecca ha disposto il sequestro per fatti in corso di accertamento. Il nostro territorio è martoriato dal punto di vista ambientale ed è nostro dovere difendere la sua salute e la sua dignità e quindi auspichiamo un dietrofront immediato delle decisioni romane sui rifiuti da scaricare in Ciociaria. Alla Raggi dico che invece di chiacchierare da quasi 4 anni, individuasse una soluzione per chiudere il ciclo rifiuti sul suo territorio”.
Estremamente contrariato alla decisione di Roma il sindaco di Roccasecca Giuseppe Sacco che ritiene altamente sbagliato che la sua città debba pagare per le inefficienze della Capitale. “Puntuale come un orologio svizzero, in piena estate, arriva come sempre l’emergenza rifiuti su Roma. – dichiara Sacco – Quest’anno confida dalle farneticanti dichiarazioni della Raggi che continua a ribadire che su Roma non vuole nuovi impianti in chiara violazione di legge e dalla compiacenza di una Regione sempre più incapace di gestire il ciclo rifiuti. Ma la cosa più raccapricciante è il silenzio che si leva dalla Ciociaria rispetto alla scontata invasione di rifiuti che ci apprestiamo a raccogliere. È estate anche da noi, le temperature torride ci sono anche nel basso Lazio e sicuramente non si coniugano con il via vai di tir che prima dei nostri Impianti appestano le nostre strade cospargendole di percolato. Si vocifera che ancora una volta sia la SAF di Colfelice a risolvere l’emergenza romana. Sia chiaro che Roccasecca farà il possibile affinché ciò non accada. Siamo pronti a difendere il territorio con i denti. L’auspicio è che i nostri rappresentanti non ci lascino ancora una volta soli. Giuste e sacrosante le rimostranze per quello che è successo alla Mecoris. Ma siamo certi che gli Impianti tra Colfelice e Roccasecca dove arrivano i rifiuti di tutta la Regione avrebbero avuto la stessa attenzione? Questo è il momento di dimostrare che non ci sono territori di serie A e di serie B. No ai rifiuti della capitale nei nostri territori, stavolta senza compromessi.”