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Ferrovie, i rischi derivanti dal mancato rispetto dei passaggi a livello (VIDEO)

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Guasto tra Roma Prenestina e Roma Termini: treni in tilt

PASSAGGI A LIVELLO: MANCATO RISPETTO CODICE STRADA E COMPORTAMENTI ABITUDINARI CAUSE INCIDENTI

 

  • nel 2015 in Italia 26 incidenti con veicoli e 15 con pedoni e ciclisti, con un bilancio di otto morti e nove feriti
  • a Riga e a Tallinn ottava edizione giornata mondiale ILCAD
  • tema portante la sicurezza di anziani e persone a ridotta mobilità
  • promossa da Union Internationale des Chemins de Fer (UIC)
    • attraversare solo quando le barriere sono completamente alzate;
    • fermarsi quando le sbarre sono in chiusura;
    • attendere la riapertura delle barriere;
    • non scavalcarepassare sotto le sbarre quando sono chiuse;
    • non sollevare le barriere quando sono abbassate;
    • rispettare la segnaletica e i semafori stradali che proteggono i passaggi a livello;
    • osservare scrupolosamente le norme del Codice della Strada (art. 147) tra cui, per esempio, l’obbligo di sgombrare il passaggio anche abbattendo una barriera quando necessario.circa 120 passaggi a livello soppressi lo scorso anno
      Mancato rispetto del Codice della Strada (art. 147), delle norme di sicurezza e della segnaletica stradale. Disattenzioni e comportamenti abitudinari nell’attraversare i binari quando le barriere sono chiuse. Queste le principali cause degli incidenti, anche mortali, che coinvolgono automobilisti, motociclisti, ciclisti e pedoni ai passaggi a livello.In Italia nel 2015 gli incidenti con i veicoli sono stati 26; quelli con pedoni e ciclisti 15. Otto le persone che hanno perso la vita (cinque pedoni e tre ciclisti). Nove i feriti.

      Nel 2014 il bilancio è stato di sette morti, 27 incidenti con veicoli e 10 con pedoni e ciclisti.

      Nell’attraversare i binari dei passaggi a livello e, più in generale, quando ci si muove nei pressi di linee ferroviarie è necessario prestare molta attenzione: indossare cuffie audio o distrarsi con il cellulare possono essere fattori determinanti per incidenti, anche mortali.

      Gli incidenti ai passaggi a livello non sono una prerogativa della rete ferroviaria nazionale: sono un problema mondiale. Dell’argomento si discute all’ottava edizione di ILCAD (International Level Crossing Awareness Day), la giornata internazionale di informazione e sensibilizzazione sui passaggi a livello – promossa dall’Union Internationale des Chemins de Fer (UIC) – quest’anno in programma a Riga (10 giugno) e Tallinn (11 giugno).

      Tema di ILCAD 2016 è la sicurezza degli anziani e delle persone a ridotta mobilità in prossimità dei passaggi a livello.

      Lo slogan: “Non sopravvalutare le tue capacità vicino ai binari”.

      Obiettivo: informare i cittadini, in particolare gli anziani e le persone a ridotta mobilità, sui comportamenti sicuri da adottare in prossimità dei passaggi a livello.

      Gli incidenti ai passaggi a livello sono raramente imputabili al sistema ferroviario. Dipendono per lo più dal mancato rispetto del Codice della Strada e di alcune semplici regole che possono essere così riassunte:

    Rete Ferroviaria Italiana, gestore dell’infrastruttura nazionale, è impegnata nel piano di eliminazione dei passaggi a livello che ne prevede la sostituzione con opere di viabilità alternative. Sulla rete fondamentale, oltre 16.700 km, sono ancora attivi 4.840 passaggi a livello (dato 2015), di cui 892 sono affidati alla responsabilità diretta di privati.

    Le nuove linee ferroviarie sono costruite senza passaggi a livello.

    Nel 2016 RFI prevede di eliminare 150 passaggi a livello, di cui almeno 120 in gestione a privati. I lavori sono in corso. L’investimento complessivo è di circa 55 milioni di euro. Nel 2015 sono stati 119 gli attraversamenti strada/ferrovia soppressi, di cui 86 in consegna a privati. Investimento circa 58 milioni di euro.

    I passaggi a livello eliminati sono sostituiti con sottopassi o cavalcavia. Gli interventi sono finanzianti dallo Stato con appositi fondi e concordati con gli Enti locali (Regioni, Province e Comuni) e/o altri enti quali l’Anas. Inoltre, in ogni regione, è prevista l’eliminazione e automazione di ulteriori passaggi a livello nell’ambito dei programmi di potenziamento infrastrutturale e tecnologico.

    Una nuova tecnologia, il sistema Protezione automatica integrativa – Passaggi a livello (PAI-PL), è in corso di installazione sui passaggi a livello presenti sulle linee ferroviarie che incrociano arterie stradali interessate da intenso traffico veicolare. Passaggi a livello per i quali non è stato ancora trovato un accordo con gli Enti locali per la loro eliminazione.

    Il PAI-PL rileva la presenza di ingombri sui binari in prossimità delle barriere, preesistenti o in seguito alla chiusura del passaggio a livello, e blocca immediatamente la circolazione ferroviaria fino alla completa risoluzione dell’anormalità.

    A ILCAD 2016 aderisce anche il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, che diffonde il video “Guarda, ascolta, vivi. Non sopravvalutare le tue capacità vicino ai binari”, attraverso il quotidiano online del Gruppo FS Italiane, FSNews (fsnews.it), e La Freccia.TV. Notizie sulla campagna di sensibilizzazione anche su FSNews Radio, via twitter all’account @fsnews_it e sul magazine La Freccia.

    Informazioni sui siti web rfi.it e ilcad.org.

    https://www.youtube.com/watch?v=umLWO3hfnRQ

    • a cosa servono
    • le regole da rispettare
    • come sono fatti
    • come funzionano
    • tecnologie per la sicurezza dei passaggi a livello
    • i passaggi a livello gestiti dai privatiPASSAGGI A LIVELLO/2INFORMAZIONI UTILI PER EVITARE INCIDENTI

    A cosa servono

    I passaggi a livello sono i punti dove i treni incrociano la viabilità stradale. La loro funzione è quella di separare il traffico ferroviario da quello stradale (veicoli e biciclette) e dai pedoni.

    È necessario quindi attraversarli con molta attenzione e osservare scrupolosamente il Codice della Strada per evitare potenziali pericoli, sia per le persone sia per il treno.

    Le nuove linee ferroviarie, oggi, sono costruite da Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) senza passaggi a livello.

    Le regole da rispettare

    Poche e semplici le regole da rispettare in prossimità di un passaggio a livello.

    Prima regola: attraversare un passaggio a livello solo quando le barriere sono completamente alzate.

    Seconda regola: il passaggio a livello è chiuso: non scavalcare le barriere; non passare sotto le sbarre; non sollevare le barriere.

    Terza regola: il passaggio del treno non è il segnale che si possono attraversare i binari. Subito dopo, infatti, sulle linee a doppio binario potrebbe passare un altro convoglio in direzione opposta o sul binario attiguo.

    Quarta regola: rispettare la segnaletica e i semafori stradali che proteggono i passaggi a livello.

    È il Codice della Strada, articolo 147, che regola il comportamento ai passaggi a livello. Non rispettare queste regole vuol dire violare il Codice della Strada.

    Come sono fatti

    Il passaggio a livello a barriere complete occupa tutta la carreggiata stradale: quando le barriere sono chiuse il segnale semaforico si accende a luce rossa fissa e suona la campanella posizionata sullo stante del PL.

    Il passaggio a livello del tipo a semibarriere occupa mezza carreggiata stradale: i due semafori a luce rossa lampeggiano alternativamente e contemporaneamente suona la campanella.

    I passaggi a livello senza barriere sono di due tipi; semaforizzati: Croce di Sant’Andrea con due segnali semaforici a luce rossa che lampeggiano alternativamente; non semaforizzati: Croce di Sant’Andrea (se la visibilità verso la sede ferroviaria è sufficiente lungo tutto il percorso di approccio); Croce di Sant’Andrea e segnale semaforico (se la visibilità verso la ferrovia è sufficiente solo da breve distanza dal binario): fermarsi e dare la precedenza.

    Come funzionano

    Le operazioni di apertura e chiusura dei passaggi a livello sono gestite a distanza da appositi apparati. Sistemi tecnologici – quali telecamere o sistemi tipo radar – permettono di verificare che mezzi (auto, camion o autoarticolati) non siano rimasti fra le barriere.

    Oggi i moderni sistemi elettrici ed elettronici, in molti casi azionati dal passaggio dei treni, consentono di tenere abbassate le sbarre per il tempo strettamente necessario al passaggio dei convogli. In questo modo sono stati ridotti sensibilmente i tempi di attesa rispetto al passato, quando i custodi assicuravano la chiusura e l’apertura delle sbarre a orari stabiliti. I PL sono sempre segnalati, anche quando sono aperti. È importante comunque attraversarli con cautela, anche quando le sbarre sono alzate.

    La chiusura del passaggio a livello è segnalata dal suono della campanella, dall’accensione del segnale semaforico luminoso, lato strada, e dal movimento delle

    barriere, che iniziano ad abbassarsi.

    Nuove tecnologie per sicurezza passaggi a livello

    Una nuova tecnologia, il sistema Protezione automatica integrativa – Passaggi a livello (PAI-PL), è in corso di installazione sui passaggi a livello presenti sulle linee ferroviarie che incrociano arterie stradali interessate da intenso traffico veicolare. Passaggi a livello per i quali non è stato ancora trovato un accordo con gli Enti locali per la loro eliminazione.

    Il PAI-PL rileva la presenza di ingombri sui binari in prossimità delle barriere, preesistenti o in seguito alla chiusura del passaggio a livello, e blocca immediatamente la circolazione ferroviaria fino alla completa risoluzione dell’anormalità.

    I passaggi a livello gestiti dai privati

    I passaggi a livello gestiti da privati sono previsti nella legislazione italiana in forza di quanto riportato agli articoli 64 e 66 del DPR n 753/1980. Tali passaggi a livello sono generalmente necessari per dare accesso a fondi “interclusi” e il relativo uso è regolato mediante una specifica Convenzione tra RFI e uno o più privati utilizzatori, cui è affidata la chiave di apertura e chiusura – a carattere necessariamente saltuario – del passaggio in base a specifiche regole di comportamento che, se rispettate, consentono tale uso in sicurezza.

  • PASSAGGI A LIVELLO/1PIANI REGIONALI PER ELIMINARLI

     

     

    Roma, 10 giugno 2016

     

    Sulla rete fondamentale, oltre 16.700 km, sono ancora attivi 4.840 passaggi a livello (dato 2015), di cui 892 sono affidati alla responsabilità diretta di privati.

     

    Rete Ferroviaria Italiana, Gestore dell’infrastruttura nazionale, è impegnata nel piano di eliminazione dei passaggi a livello, sostituendoli con opere di viabilità alternative.

     

    Tutte le nuove linee ferroviarie sono costruite senza passaggi a livello.

     

    Piani regionali per eliminazione e automazione PL nel 2016

     

    Nel 2016 RFI prevede di eliminare 150 passaggi a livello, di cui almeno 120 in consegna a privati. I lavori sono in corso. L’investimento complessivo è di circa 55 milioni di euro.

    Nel 2015 Rete Ferroviaria Italiana ha soppresso 119 PL, di cui 86 in consegna a privati, con un investimento complessivo di circa 58 milioni di euro.

     

    Valle d’Aosta: Nel 2015 soppressi 2 passaggi a livello, di cui 1 in gestione a privati.

    Piemonte: 19 passaggi a livello da eliminare nel 2016, di cui 14 in consegna a privati. Nel 2015 eliminati 15 passaggi a livello, di cui 4 in gestione a privati.

    Lombardia: è in programma nel 2016 l’eliminazione di 14 passaggi a livello, di cui 13 in gestione a privati. Nel 2015 soppressi 11 passaggi a livello, di cui 6 in gestione a privati.

    Trentino Alto Adige: 6 passaggi a livello da eliminare nel 2016, tutti in gestione a privati.

    Veneto: 14 passaggi a livello da eliminare nel 2016, tutti in gestione a privati. Nel 2015 soppressi 15 passaggi a livello, tutti in gestione a privati

    Friuli Venezia Giulia: nel 2016 10 passaggi a livello in consegna a privati. Nel 2015 eliminati 3 passaggi a livello, tutti in gestione a privati.

    Liguria: 6 passaggi a livello nel 2016, di cui 4 in gestione a privati. Nel 2015 eliminato un passaggio a livello in gestione a privati.

    Emilia Romagna: 8 passaggi a livello da eliminare nel 2016, di cui 5 in consegna a privati. Nel 2015 soppressi 3 passaggi a livello, di cui 2 in gestione a privati.

    Toscana: 15 passaggi a livello da eliminare nel 2016, di cui 7 in gestione a privati. Nel 2015 soppressi 14 passaggi a livello, tutti in gestione a privati.

    Marche: 6 passaggi a livello da eliminare nel 2016 in gestione a privati. Nel 2015 sono stati eliminati 6 passaggi a livello, di cui 4 in gestione a privati.

    Umbria: 1 passaggio a livello da eliminare durante l’anno. Nel 2015 eliminati 3 passaggi a livello, di cui 2 in gestione a privati.

    Lazio: 8 passaggi a livello da eliminare nel 2016, di cui 7 in gestione a privati. Nel 2015 è stato soppresso un passaggio a livello in gestione a privati.

    Abruzzo: 11 passaggi a livello da eliminare nell’anno in corso, di cui 10 in gestione a privati. Nel 2015 eliminati 2 passaggi a livello.

    Molise: Nel 2015 è stato eliminato un passaggio a livello.

    Campania: è in programma la soppressione di 11 passaggi a livello, di cui 9 in consegna a privati. Nel 2015 eliminati 8 passaggi a livello, tutti in gestione a privati.

    Puglia: 2 passaggi a livello da eliminare nel 2016. Nel 2015 eliminati 2 passaggi a livello.

    Basilicata: Nel 2015 sono stati soppressi 3 passaggi a livello.

    Calabria: 5 passaggi a livello in gestione a privati nel 2016.

    Sicilia: 6 passaggi a livello nel 2016, di cui 5 in consegna a privati. Nel 2015 è stato eliminato un passaggio a livello.

    Sardegna: nell’anno in corso 8 passaggi a livello, tutti in gestione a privati. Nel 2015 eliminati 28 passaggi a livello, di cui 25 in gestione a privati.

     

    Il ruolo degli Enti locali

    La sostituzione dei passaggi a livello con opere alternative (cavalcaferrovia e sottopassi) è una scelta concordata con gli Enti territoriali interessati, in primo luogo le Amministrazioni comunali e provinciali.

     

    Nel corso degli ultimi anni Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) ha sottoscritto numerosi accordi e convenzioni con gli Enti locali titolari dei diritti di attraversamento per il contributo, anche finanziario, nella realizzazione delle opere. La scelta dell’opera sostitutiva da realizzare è subordinata alle          condizioni orografiche e idrogeologiche del territorio, alle urbanizzazioni e ai vincoli archeologici o paesaggistici; inoltre deve tenere conto di particolari esigenze delle Amministrazioni locali quali, ad esempio, le eventuali previsioni di attuazione di nuovi piani urbanistici.

     

    Una volta individuata la tipologia e la localizzazione dell’opera sostitutiva, realizzato il progetto definitivo, inizia un lungo percorso che vede coinvolti numerosi attori (Comuni, Province, Regioni, Soprintendenze Archeologiche e Ambientali, Vigili del Fuoco, Ministero della Difesa, Anas, Autorità di Bacino, Consorzi Fiumi e Fossi, Enti Parco, Enel, Telecom, eccetera) per l’approvazione nelle Conferenze di Servizi, che dal 2000 sono convocate direttamente da RFI.