In merito alla nomina dell’Amministratore Unico di Minerva, Alessio Ciacci, ha rilasciato un comunicato Aldo Girardi di Azione Popolare, consigliere di opposizione al Comune di Colleferro:
Nei giorni scorsi abbiamo appreso dagli organi di stampa, che lo scorso 27 Giugno l’Assemblea dei Sindaci aderenti al Consorzio Minerva ha nominato un nuovo Amministratore Unico, il Sig. Alessio Ciacci in sostituzione del Dott. Cocciò sulle cui dimissioni non ci era stata data nessuna comunicazione ufficiale così come per quanto riguarda la fase di “interregno” gestita dalla Dott.ssa Rossella Menichelli.
Indubbiamente un bel fare, non c’è che dire…
Sono rimasto colpito dalle esperienze lavorative e dai riconoscimenti ricevuti dal Sig. Ciacci e non ho motivo di dubitare che tutto quello che è stato riportato a firma degli stessi Sindaci non corrisponda al vero, ma se è così allora qualche domanda me la faccio e prego i Sindaci, e quello di Colleferro in particolare, di aiutarmi a capire.
Ad esempio, se come risulta il Sig. Ciacci dal 2015 al 2018 è stato Presidente e Amministratore delegato di Asm Rieti spa, l’azienda mista multiservizi del Comune di Rieti (60% comune + 40% privati) come può a distanza di soli sei mesi essere nominato Amministratore Unico di una “controllata” come Minerva se il Dlgs. 39 dell’8 Aprile 2013 all’art. 7 c.2 stabilisce che “…a coloro che nei due anni precedenti siano stati presidente o amministratore delegato di enti di diritto privato in controllo pubblico da parte di province, comuni e loro forme associative della stessa regione, non possono essere conferiti gli incarichi di amministratore di ente di diritto privato in controllo pubblico da parte di una provincia, di un comune con popolazione superiore a 15.000 abitanti o di una forma associativa tra comuni avente la medesima popolazione”?
Ed ancora: se l’art.20 dello stesso Dlgs n.39 stabilisce che “..all’atto del conferimento dell’incarico l’interessato presenta una dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di inconferibilità di cui al presente decreto… e che la stessa va pubblicata nel sito della pubblica amministrazione, ente pubblico o ente di diritto privato in controllo pubblico che ha conferito l’incarico…ed è condizione per l’acquisizione dell’efficacia dell’incarico”, perché non trovo da nessuna parte questa dichiarazione?
E perché ancora oggi a distanza di diversi mesi dalla nascita di Minerva ancora non c’è il “sito” istituzionale della società dove magari poter pubblicare anche il piano anticorruzione previsto ed obbligato dalla legge?
Se questa nomina secondo i Sindaci, cito testualmente è “un ottima notizia per il nostro territorio che oggi può orgogliosamente affermare di aver un’altra figura di rilievo al suo servizio…. e consolida ulteriormente la realtà di Minerva che si affermerà come alternativa pubblica virtuosa per la gestione dei rifiuti nel nostro quadrante del Lazio”, per quanto mi riguarda è una vera e propria incognita non solo per Minerva ma appunto anche per l’intero territorio, perché ancora una volta si ha l’impressione che si stia navigando a vista senza un piano di rotta ben preciso…. o forse è talmente ben preciso che tutto questo fa parte del “gioco”.
Aldo Girardi
(Azione Popolare)