Verifiche ad ampio raggio sono state eseguite dalla Polizia Locale della Capitale, con le unità del GSSU (Gruppo Sicurezza Sociale Urbana) unitamente ai Gruppi territoriali, presso le attività ricettive in varie zone della Capitale. Nei primi sei mesi del 2019, sono state accertate irregolarità per oltre 115.000 euro di sanzioni, elevate nei confronti di gestori di alberghi e attività extra-alberghiere, quali affittacamere e bed & breakfast. Diverse le denunce per forse in commercio e abusi edilizi.
I controlli, tesi a contrastare gli abusi nel settore degli alloggi turistici ed a tutelare chi opera rispettando le regole, hanno interessato diversi quartieri della città, ponendo un’attenzione particolare per le zone a maggiore richiamo turistico, quali il Centro Storico e l’area circostante il Vaticano. Nel corso degli interventi, coordinati dal Vice Comandante Stefano Napoli, gli agenti hanno riscontrato, in almeno 15 casi, illeciti per assenza della certificazione obbligatoria di inizio attività o per un aumento di posti letto rispetto a quelli autorizzati in affittacamere e b&b, di fatto gestiti come veri e propri alberghi.
Accertate anche altre irregolarità per per mancata o irregolare esposizione dei prezzi, occupazioni di suolo pubblico non conformi, anomalie sui titoli di somministrazione e assenza di indicazione degli alimenti surgelati nel menù, reato per il quale si è proceduto nei confronti di 4 persone, denunciate per frode in commercio.
Nel corso delle verifiche, il personale ha inoltre rilevato presso alcune attività anomalie a carattere igienico -sanitario, oltreché numerosi abusi di natura edilizia che hanno fatto scattare già le prime denunce: lavatoi o magazzini trasformati in camere o addirittura in suite, nonché coperture illegali di terrazze e patio per la realizzazione di sale ristorante o saloni per convegni, illeciti per i quali sono state avviate ulteriori indagini, tuttora in corso.