Nel giorno in cui i lavoratori Atac scioperano (proprio in concomitanza con la partita della nazionale di calcio italiana), il Codacons rende nota una lettera inviata all’associazione dall’ Usb di Roma, nella quale il sindacato, dopo una serie di accuse e insulti nemmeno tanto velati al presidente Carlo Rienzi, minaccia azioni legali qualora il Codacons dovesse continuare a difendere i diritti degli utenti del trasporto pubblico.
Al centro delle feroci accuse dell’Usb le iniziative intraprese dal Codacons durante lo sciopero dello scorso 31 maggio quando l’associazione, allo scopo di aiutare anziani e disabili in difficoltà, ha offerto un servizio gratuito di auto Ncc.
Si legge testualmente nella lettera dell’Usb:
“L’ultima dichiarazione dell’Avv. Rienzi è davvero oltre misura: per un briciolo di notorietà ha messo in campo una provocazione oltremodo scorretta. Il presidente Rienzi, per uno spiraglio di attenzione mediatica, ha infatti paventato l’intervento dei servizi di Ncc per offrire gratis il servizio di trasporto ai cittadini […] Forse sarebbe più opportuno che l’avvocato e la sua associazione anziché impegnarsi nella ricerca di notorietà a buon mercato (sulla pelle di utenti e lavoratori) seguisse con più attenzione le vertenze dei lavoratori Atac. Non vorremmo arrivare a dover ricorrere, nelle sedi opportune, alla difesa dei nostri diritti, a fronte di quella che qualora uscisse dalla boutade, potrebbe configurarsi in una vera e propria attività antisindacale”.
“Evidentemente all’Usb sono male informati – commenta Carlo Rienzi – Noi non abbiamo paventato l’intervento degli Ncc, lo abbiamo messo in atto, offrendo lo scorso 31 maggio un servizio gratuito che ha avuto enorme successo tra gli utenti. Forse il sindacato tenta di tappare la bocca al Codacons, minacciando azioni legali per aver svolto l’associazione il suo fine statutario: difendere i cittadini. Non ci faremo certo intimidire e continueremo a denunciare i disagi prodotti agli utenti dai continui scioperi nel settore dei trasporti, ed invitiamo l’Usb a considerare maggiormente l’opinione dei romani, perché attraverso le interruzioni del servizio si raccoglie solo la crescente antipatia dei cittadini verso i lavoratori.
Condividiamo molte rivendicazioni dei sindacati e li invitiamo a forme alternative di sciopero, come l’apertura dei tornelli e lo sciopero dei controllori, in modo da colpire l’azienda senza prendere in ostaggio gli utenti” – conclude Rienzi.