Giovedì scorso, gli agenti della Polizia di Stato della Squadra di Polizia Giudiziaria del commissariato San Basilio, diretto da Agnese Cedrone, hanno arrestato in flagranza per spaccio e detenzione di cocaina, M.V. 60enne partenopeo e C.A, 50enne romano.
Ecco cosa è successo
L’indagine, avviata già da qualche giorno, ha condotto gli investigatori a sospettare che il M.V, abitante in zona Casal de’ Pazzi, potesse nascondere e spacciare in casa stupefacente. Il continuo andirivieni dell’altro uomo ha determinato l’intervento da parte dei poliziotti.
Durante la mattinata dello stesso giorno gli agenti avevano notato giungere nei pressi dell’abitazione l’autovettura con all’interno il C.A. che, dopo aver suonato al citofono dell’abitazione dell’amico, era salito nel suo appartamento.
I poliziotti, che nel frattempo con un escamotage si erano introdotti nel palazzo, avevano notato l’uomo entrare in casa M.V. e dopo qualche minuto uscirne occultando qualcosa nelle parti intime.
L’uomo era poi risalito sulla sua autovettura allontanandosi in direzione di via Nomentana, piazza Sempione. Nel frattempo, altri poliziotti che erano appostati all’esterno dell’edificio lo avevano seguito senza mai perderlo di vista fermandolo subito dopo all’altezza di via Nomentana angolo via Sannazzaro.
L’uomo, a quel punto, veniva identificato e, alla richiesta di cosa celasse nelle parti intime, lo stesso spontaneamente consegnava un sacchetto in cellophane trasparente con all’interno 50 involucri con chiusura a nodino, contenenti cocaina per un peso lordo di 40 grammi.
Gli altri poliziotti, appostati a casa del pusher, avevano atteso che lo stesso uscisse di casa e, una volta giunto in strada, mentre stava aprendo la sua autovettura, lo hanno fermato.
Perquisita la sua abitazione, è stato rinvenuto all’interno di una intercapedine, ricavata ad hoc all’interno del muro del soggiorno, un portafogli rosa in simil-pelle con dentro 4.430 euro; vari conteggi associati a nominativi; un contenitore trasparente in plastica rigida per alimenti con all’interno un sacchetto in cellophane trasparente con la scritta fatta con un pennarello nero “195”, contenente a sua volta 145 dosi di cocaina, ulteriori 9 dosi di cocaina sparse nell’intercapedine, per un totale di 112 grammi.
All’interno di un mobile della cucina invece, è stato rinvenuto un bilancino elettronico di precisione ed un quadernone con fogli a quadretti, riportante conteggi legati all’attività di spaccio.