Cronaca

Tor di Valle, marito ubriaco prende a cinghiate moglie e figlia di un anno e mezzo

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Tor di Valle, marito ubriaco prende a cinghiate moglie e figlia di un anno e mezzo

Nella serata di ieri, una chiamata disperata giunta al “112” da parte di una cittadina romena, a suo dire in preda all’ira del marito che – fortemente ubriaco – stava prendendo a cinghiate lei e la loro figlioletta di 1 anno e mezzo, ha fatto scattare l’intervento dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma in un casolare diroccato ubicato nei pressi dell’ippodromo di Tor di Valle.

TOR DI VALLE, UBRIACO PRENDE A CINGHIATE MOGLIE E FIGLIOLETTA DI 1 ANNO E MEZZO IN UN CASOLARE DIROCCATO NEI PRESSI DELL’IPPODROMO

Giunti sul posto, i militari hanno visto correre verso di loro la vittima, una ragazza romena di 37 anni, con la piccola in braccio che, oltre a confermare quanto detto all’operatore della Centrale Operativa del Gruppo Carabinieri di Roma, ha aggiunto che l’uomo, in stato di ebbrezza, era dentro il casolare con l’altro figlio di 3 anni.

I militari, notando dei lividi sulle gambine della bimba, hanno immediatamente attivato i soccorsi sanitari e un’ambulanza l’ha trasportata all’ospedale “Sant’Eugenio”, dove le sono state diagnosticate delle ecchimosi causate dai colpi di cinta inferti dal papà. A quel punto i Carabinieri hanno fatto irruzione nella struttura arrestando il marito violento, un cittadino romeno di 32 anni con precedenti, che, cintura dei pantaloni ancora alla mano, blaterava frasi sconnesse nella sua lingua madre.

MARITO VIOLENTO ARRESTATO DAI CARABINIERI

L’uomo, nonostante la presenza dei Carabinieri, ha nuovamente assunto un atteggiamento minaccioso nei confronti della moglie, a tal punto che una volta in caserma, la donna ha avuto un attimo di esitazione nel mettere per iscritto quanto era accaduto a lei e ai figli.

Alla fine la 37enne ha avuto il coraggio di denunciare le violenze e anche altri episodi subìti in passato, sempre avvenuti di fronte ai figli e mai segnalati. Il 32enne, arrestato con le accuse di maltrattamenti in famiglia, è stato portato nel carcere di Regina Coeli in attesa dell’udienza di convalida.