L’operazione è stata condotta dal personale della Sesta Sezione “Contrasto al Crimine diffuso” della Squadra Mobile della Questura di Roma, l’Ufficio investigativo della Polizia di Stato impegnato da sempre nel contrasto delle forme di criminalità più diffuse e radicate sul territorio cittadino.
Nelle prime ore del pomeriggio di ieri, nel corso di specifici servizi volti al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, le pattuglie motomontate dei Falchi della Sesta Sezione “Contrasto al crimine diffuso” della Squadra Mobile di Roma hanno notato, in zona Borghesiana, due stranieri entrare in un bar con atteggiamento particolarmente sospetto.
I due sono apparsi eccessivamente guardinghi e particolarmente attenti a non essere seguiti, circostanza che ha indotto i poliziotti ad identificarli e controllarli.
M.D.J., senegalese di 53 anni e D.L., 34 anni, da subito apparsi nervosi per il controllo, sono stati sottoposti a perquisizione personale che ha consentito di rinvenire, rispettivamente, 11 e 7 involucri, c.d. “palline”, tipica modalità di confezionamento dell’eroina. Successivo esame narcotest ha confermato che la sostanza polverosa contenuta negli involucri, per un peso di 15grammi, era proprio eroina, sostanza dal potente effetto stupefacente.
La modalità di confezionamento in palline, grandi poco meno di una biglia, è apparsa tipicamente riferibile all’attività di spaccio, perché spesso, proprio in tale formato, viene occultata nella bocca dello spacciatore che alla vista delle Forze dell’Ordine può deglutirla: il rivestimento in cellophane impedisce che la sostanza venga assorbita dal soggetto, con i gravi effetti psicotropi che ne deriverebbero.
La successiva perquisizione domiciliare effettuata a carico di uno dei due soggetti ha consentito di rinvenire 11 ovuli pari a 121 grammi di eroina, due ovetti di plastica contenenti circa 4 dosi e due involucri di plastica contenenti ulteriori 34 grammi della stessa sostanza.
Successiva perquisizione locale a casa di uno dei due soggetti ha consentito di rinvenire ulteriori 155 grammi di eroina, ripartiti questa volta in ovuli, ossia un confezionamento di maggiori dimensioni e destinato non solo alla cessione al dettaglio ma anche al trasporto finalizzato al successivo spaccio.
I due, dopo essere stati condotti presso le camere di sicurezza della Questura su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, sono stati deferiti in stato di arresto dinanzi all’Autorità Giudiziaria per rispondere del reato di detenzione finalizzata allo spaccio di stupefacenti.