Eccezionale partecipazione dei dipendenti del Policlinico Umberto I all’Assemblea Generale indetta da tutte le Organizzazioni Sindacali dell’Azienda Universitaria più grande d’Europa, per impedire il taglio degli stipendi dopo le decisioni assunte dalla Direzione Generale del Policlinico.
Si torna a minacciare il blocco dell’erogazione del salario necessario e procedere al recupero della produttività già pagata in questi mesi, mettendo in discussione così l’assistenza sanitaria adeguata ai pazienti che già scontano la diminuzione dei servizi resi a causa del blocco del turn over che ha ridotto in modo scellerato la dotazione organica di importanti figure professionali.
Dopo mesi di confronto e trattativa, la strada sembrava finalmente in discesa, ma improvvisamente c’è stato il nuovo cambio di rotta. Torna così il caos dentro il Policlinico Umberto I che, tra l’altro, deve anche vedere riconosciuto il lavoro svolto dai dipendenti dell’Ospedale George Eastman (che dal mese di gennaio è stato accorpato con decreto commissariale all’Azienda Policlinico) i quali, fino alla data odierna, sono rimasti esclusi dal riconoscimento del salario di produttività a partire dall’anno 2015.
Per questo i sindacati sollecitano un intervento immediato al Presidente della Regione Lazio, chiedendo chiarezza per ridare nuova serenità a chi lavora all’interno del Policlinico e consentire ai cittadini di beneficiare di una sanità di qualità che passi anche attraverso il riconoscimento dei diritti salariali dei lavoratori.
Al Presidente della Regione viene anche chiesto – in questo caso quale Commissario al piano di rientro dal debito – di fornire un aiuto per capire come possa il Direttore Generale del Policlinico raggiungere i propri Obiettivi, sanciti attraverso l’assunzione di una Delibera sottoscritta dal medesimo e tagliare il salario di produttività dei propri dipendenti che gli hanno consentito di raggiungere quegli obiettivi.
Si aspettano quindi riscontri positivi dalle Istituzioni Regionali e dalla Amministrazione dell’Umberto I, che abbandonino l’unilateralità delle decisioni e dimostrino ragionevolezza tornando al tavolo di trattativa senza alcuna prevaricazione e senza ledere diritti fondamentali dei lavoratori.
In caso contrario, tutte le sigle annunciano un inasprimento della vertenza con il conseguente sciopero generale del personale del Policlinico.