Insospettiti da un sostenuto andirivieni di cittadini asiatici, gli agenti della Polizia di Stato hanno svolto un controllo in una sartoria del quartiere Torpignattara. I poliziotti del commissariato Torpignattara, in collaborazione con i colleghi della Divisione Amministrativa e della Digos della Questura di Roma, in una stanza – posta all’interno rispetto al locale allestito con alcune macchine per cucire- hanno trovato un vero e proprio studio medico clandestino.
Nel locale sono state trovate schede dei pazienti, prescrizioni, biglietti da visita e brochure pubblicitarie, stampate in varie lingue.
Lo studio era gestito da un cittadino di nazionalità bengalese, munito di un’asserita certificazione di medico omeopata, rilasciata nel proprio paese, ma privo del titolo all’esercizio della Professione medica riconosciuto in Italia, che prometteva di curare qualsiasi problematica di salute, dall’infertilità ai tumori.
Oltre alla documentazione cartacea è stato sequestrato vario materiale ad uso “medico”, tra cui, oltre a medicinali prodotti in Europa, anche centinaia di flaconi di sostanze “omeopatiche” che il presunto medico miscelava per gli ignari pazienti e sulle quali sono ancora in corso accertamenti di laboratorio per l’identificazione della loro reale composizione.
M.A.H., 62enne di origine bengalese, ovvero il sedicente medico, è stato denunciato in stato di libertà per esercizio abusivo della professione medica. Parallelamente l’attività è stata segnalata all’Ispettorato del Lavoro e sono state comminate le sanzioni previste per aver impiegato nella sartoria personale senza regolare assunzione.
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