Dopo la cerimonia di messa a dimora del primo albero nella discarica di Colle Fagiolara, simbolo della chiusura di quest’ultima, Eleonora Mattia, Presidente IX Commissione – Lavoro, formazione, politiche giovanili, pari opportunità, istruzione, diritto allo studio, ha diramato un comunicato stampa:
A tre mesi dalla sua chiusura definitiva, sono iniziati oggi i lavori di realizzazione del “post mortem” della discarica di Colle Fagiolara, sul territorio di Colleferro, a confine tra le province di Roma e Frosinone. Dopo oltre 15 anni di attesa, e dopo tante lotte, la cerimonia ufficiale di messa a dimora del primo albero, da parte del sindaco Pierluigi Sanna, (effettuata ieri insieme ad Eleonora Mattia, presidente IX Commissione Regione Lazio ed ex vice sindaca di Valmontone, e a numerosi sindaci del territorio) aveva dato il via formale all’intervento di chiusura della discarica più grande del Lazio
Attraverso la piantumazione di alberi, siepi e vegetazione si realizza la cosiddetta procedura di ‘capping’, la tecnica per la messa in sicurezza delle discariche esaurite che consente di scaricare il gas metano sviluppatosi durante la degradazione dei rifiuti, prevenire l’infiltrazione di acqua piovana per bloccare la contaminazione dell’area ed evitare che si generi percolato e, soprattutto, per formare la base idonea alla crescita di vegetazione naturale.
Oggi si piantano 100 nuovi alberi per proseguire, nei prossimi mesi, con la piantumazione dalla base del pendio per risalire, man mano che si scaricherà la terra dopo la chiusura definitiva del 31 dicembre 2019, fino alla cima.
“E’ una giornata storica per Colleferro e per tutto il territorio – commenta il sindaco Sanna – l’inizio dei lavori per il “post mortem” della discarica sono la conferma che il 31 dicembre si chiuderà per sempre ed inizierà una fase del tutto nuova”.
“Ci sono voluti 15 anni di battaglie e di proteste, – aggiunge Eleonora Mattia (Pd), presidente della IX Commissione consiliare del Lazio ed ex vice sindaco di Valmontone – anni in cui associazioni, movimenti e studenti hanno difeso con orgoglio la nostra terra e la salute di chi ci vive. L’inizio dei lavori di riconversione dell’area della discarica ci fa guardare al futuro con rinnovata fiducia, con l’emozione di tutti coloro che, come me, sanno di aver contribuito in modo attivo a voltare definitivamente pagina”.