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The Conjuring – Il caso Enfield la recensione

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The Conjuring - Il caso Enfield la recensione

Il 23 giugno uscirà uno dei sequel più attesi di quest’anno: The Conjuring – Il caso Enfield. Ecco la nostra recensione (tranquilli: nessuno spoiler) e anteprima del nuovo film horror del maestro James Wan. Varrà la pena vederlo al cinema? Anticipiamo soltanto che una persona è morta d’infarto durante la visione.
ANTEPRIMA
Nel cast sono presenti Patrick Wilson, Vera Farmiga, Madison Wolfe, Frances O’Connor e Lauren Esposito. Il titolo originale differisce di poco: anziché “Il caso” c’è la parola “Poltergeist”. E questo fa capire che le tematiche sono le stesse della prima pellicola, che tanto successo di pubblico e critica ricevette. Della durata di 133 minuti (forse troppi), il film è distribuito da Warner Bros Italia e uscirà giovedì 23 giugno 2016. Si tratta del sequel ispirato alle investigazioni del paranormale di Ed e Lorraine Warren (personaggi esistiti realmente). Siamo nel 1977 e questa volta la coppia si reca a Londra per aiutare una madre di quattro bambini. Ovviamente, l’abitazione è infestata e saranno guai per la donna separata e i suoi figli. Lo spirito è stato chiamato dalla famiglia mentre giocava con quella che sembrava un’innocua tavola Ouija. La sceneggiatura è firmata da Chad Hayes e Carey Hayes. Il regista, James Wan, è uno dei pochi autori moderni in grado di dar lustro a questo genere da anni ormai bistrattato.
LA RECENSIONE
Wan ha realizzato The Conjuring – Il caso Enfield guardando con estrema attenzione ai classici della possessione degli anni Settanta: Poltergeist e l’Esorcista su tutti. Una competenza che distingue il regista malese è quella di costruire con sapienza la suspense. La prima parte del film potrebbe esser tacciata di lentezza, ma è necessaria alla trama e soprattutto propedeutica alla seconda parte, dove l’azione ha la meglio. Personaggio riuscitissimo quello della suora demoniaca, che probabilmente verrà a trovarvi nei vostri incubi. Ancora una volta degne di nota le interpretazioni dei protagonisti, ma anche della giovane Madison Wolfe. Qualche sbadiglio per chi pretende azione e paura sin da subito e qualche risata di troppo per chi non riuscirà a dimenticare che sta vedendo soltanto un film che, seppur basato su personaggi realmente esistiti, ha dovuto lavorare molto di fantasia. Questo seguito risulta comunque riuscito, ma perde molto in quanto a originalità e questo è forse il problema maggiore che gli fa perdere il confronto con il primo. Tuttavia, la produzione, se paragonata con la concorrenza, si dimostra ben al di sopra di tutti. Il tocco di Wan si vede nelle riprese: sempre sontuose e sobrie. Personalismo, ma non narcisismo. Nella parte centrale del film forse si perde un po’ troppo tempo e qualcuno inizierà a spazientirsi. Il film è comunque riuscito e sarà gradito alle altre compagnie di distribuzione di pellicole horror, che grazie al suo probabile successo troveranno più spazio nei cinema. La speranza è che siano produzioni di qualità, perché non tutti sono James Wan. Intanto, già si prospetta un terzo capitolo della saga.
A contribuire al successo della pellicola, una brutta notizia: quella della morte di un 65enne indiano, Andrah Pradesh, che è morto d’infarto durante la visione di The Conjuring – Il caso Enfield. Il sequel dell’Evocazione è stato già proiettato in India e il decesso è avvenuto giovedì sera a causa di un infarto. Probabilmente il malore è insorto in uno dei jump scares: momenti paurosi da salti sulla poltrona.
Appuntamento dunque il 23 giugno al cinema. La nostra recensione comunque premia un film che si erge in un genere che ultimamente punta più sulla quantità che sulla qualità. La pellicola merita una piena sufficienza, che per un film horror equivale a un 8 per un qualsiasi lungometraggio. Di seguito, il trailer ufficiale in italiano.