Venerdì 10 giugno siamo stati presenti al convegno tenutosi a Valmontone presso Palazzo Doria Pamphilj, in cui l’associazione Apertamente e l’associazione Rifare l’Italia hanno parlato di ciclo virtuoso dei rifiuti e buone pratiche mirate alla gestione sostenibile del territorio.
La giornata risultava essere molto interessante soprattutto per la presenza di un’ospite di alto livello: l’assessore all’ ambiente del Comune di Capannori, Matteo Francesconi. Ad oggi, Capannori è il comune più virtuoso d’Italia per quanto riguarda la gestione dei rifiuti.
All’ incontro erano presenti molte autorità -come solo nelle migliori campagne elettorali si sono viste- infatti c’erano i Sindaci dei comuni di Colleferro, Paliano, Gorga, Carpineto, diversi assessori degli stessi comuni ma anche di Genazzano (tra cui uno dei relatori del convegno) e diversi consiglieri comunali sia del comune di Valmontone che delle città limitrofe. All’incontro erano presenti anche i sindacati, diverse associazioni del territorio e i dirigenti e portavoce delle maggiori partecipate del Lazio in materia di rifiuti, ossia Ambiente e Lazio Ambiente.
Questa platea d’eccezione faceva da sfondo ad un convegno che fino alla sua metà è stato molto interessante e ricco di contenuti e di spunti per la gestione sostenibile dei rifiuti nel nostro territorio.
L’intervento dell’assessore di Capannori è stato molto limpido e lineare. E’ stata enunciata la strategia Rifiuti Zero ed al contempo è stato dimostrato come fattivamente tale strategia sia realmente applicabile su un comune di grandi dimensioni (Capannori conta circa 40.000 abitanti). Si è parlato dellequattro “R” (riduco, riuso, riciclo, ri-progetto) come elementi fondanti di una politica virtuosa dei rifiuti.
In pratica tutto quello che le associazioni ambientaliste dicono e ribadiscono da anni è stato presentato sotto forma di risultato politico, e sinceramente questo ci ha reso molto speranzosi per il futuro, in quanto abbiamo potuto vedere come molte delle nostre ambizioni per il futuro del nostro territorio siano diventate una realtà concreta, anche se solo a Capannori. Ci auguriamo che le amministrazioni tutte del territorio possano infatti seguire l’esempio di questo comune.
Purtroppo però, la seconda metà del convegno è stata molto confusionaria, e ci ha fatto ritornare alla nostra realtà territoriale, che è indietro anni luce da quei temi. Le associazioni ambientaliste hanno riportato l’attenzione su quella che è la reale situazione della gestione dei rifiuti nei nostri territori, una situazione disastrosa, che vede le percentuali di raccolta differenziata più basse della regione, unite alla presenza di impianti altamente impattanti e totalmente inutili e contrari a quelli che sono i fini della strategia Rifiuti Zero.
La situazione che si sta palesando per il nostro territorio è continuare ad essere la pattumiera della capitale, con la seconda discarica più grande del Lazio e due impianti di incenerimento sempre più fatiscenti che aspettano solo il via libera regionale per essere rimessi a nuovo e continuare a bruciare tutti quei rifiuti che invece, come l’assessore di Capannori ci ha dimostrato, potrebbero essere tranquillamente riciclati e trasformarsi da piaga in preziosa risorsa per il territorio stesso.
Tutto questo potrebbe cambiare solo se la platea d’eccezione presente in questa giornata fosse veramente decisa a cambiare le sorti ambientali di questo territorio, perché la contraddizione è sempre più palese. La Regione Lazio è governata da una maggioranza del Partito Democratico che vuole condannare questo territorio a mantenere attive le due linee di incenerimento che sono in netta contraddizione con una gestione virtuosa del rifiuto, e al contempo le amministrazioni del territorio della valle del sacco, per la maggior parte targate PD, sono contrarie ad un gestione insostenibile del rifiuto e si orientano verso politiche virtuose. Quale è la reale linea di questo partito di maggioranza?
Se veramente gli amministratori locali del territorio sono decisi ad intraprendere la strada che noi vorremmo, modificando l’attuale gestione dei rifiuti seguendo le linee indicate dalla strategia Rifiuti Zero, che parlino apertamente, anzichè continuare a rimanere sul vago facendo come i camaleonti.
Se realmente ci credono, dichiarassero apertamente ed in maniera limpida che “vogliamo lo smantellamento degli attuali impianti e siamo contrari a qualsiasi idea di potenziamento o costruzione di altri”.
Staremo a vedere. Nel frattempo noi continueremo ad essere presenti in maniera attenta e ad insistere affinché si prenda seriamente questa direzione verso un futuro virtuoso.
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