Nella notte tra lunedì e martedì, due nomadi con l’auto piena di marijuana hanno cercato di seminare le “gazzelle” dei Carabinieri senza successo. Uno di origini bosniache e l’altro di origini kosovare, entrambi di 53 anni e con diversi precedenti penali, domiciliati presso il campo nomadi di via di Salone, al termine di un lungo e pericoloso inseguimento sono stati arrestati dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento di veicolo militare in concorso.
I due mentre viaggiavano sulla via Laurentina sono incappati in un posto di controllo dei Carabinieri e all’alt impostogli dai militari hanno proseguito schiacciando il piede sull’acceleratore, dando inizio ad un lungo inseguimento, per le vie cittadine e sul GRA.
I Carabinieri hanno subito chiesto ausilio alla Centrale Operativa del Gruppo di Roma, che ha fatto convergere altre pattuglie del Nucleo Radiomobile di Roma.
Durante la fuga i due hanno più volte compiuto manovre pericolose e sorpassi azzardati finché giunti all’altezza dell’uscita Casilina sono stati costretti a bloccarsi. Scesi dal mezzo hanno cercato di fuggire a piedi ma sono stati definitivamente bloccati ed ammanettati.
A seguito della perquisizione veicolare i militari hanno rinvenuto e sequestrato 13 sacchi neri contenenti 93 chili di marijuana. Il mezzo intestato ad un prestanome è stato sequestrato.
I due, dopo l’arresto sono stati portati presso il carcere di Regina Coeli a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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