I Carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro di Frosinone, nell’attività di contrasto al lavoro nero ed al mancato rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, a seguito di rivisita effettuata in un cantiere edile di Fiuggi, oggetto di lavori manutenzione ordinaria e straordinaria di un fabbricato per civile abitazione, per verificare l’avvenuta ottemperanza alle prescrizioni impartite per l’eliminazione delle violazioni prevenzionistiche riscontrate durante un controllo effettuato nei giorni precedenti,
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nel corso del quale era stata riscontrata l’occupazione in nero di due lavoratori da parte della ditta esecutrice, pari a 2/3 della forza lavoro presente, con la conseguente adozione di un provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale, poi revocato per l’avvenuta regolarizzazione dei medesimi, nonché contestate violazioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro nei confronti del committente e della ditta esecutrice, hanno posto sotto sequestro il cantiere in questione, rimettendo i relativi atti per i provvedimenti di rito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Frosinone.
I militari del Nucleo sono stati costretti ad adottare una misura cautelare così forte, in quanto è risultato evidente che non solo la disponibilità del cantiere da parte della ditta poteva aggravare e/o portare ad ulteriori conseguenze i reati accertati e/o a favorirne la commissione di altri, come tra l’altro verificatosi, ma soprattutto sussisteva l’esigenza di dover porre termine ad una situazione di grave ed immediato rischio per la sicurezza e la vita dei lavoratori che non poteva in alcun modo essere tollerata.
Infatti veniva accertato che non solo il ponteggio non era stato messo a norma per l’eliminazione del pericolo di caduta di cose e persone, ma addirittura la situazione sotto il profilo della sicurezza era peggiorata, dal momento che sull’ultimo impalcato dello stesso, tra l’altro privo di tavola fermapiede, ovvero di parapetto protetto e/o non conforme, veniva rinvenuta una scala non a norma ed inidonea utilizzata per “salire” e/o effettuare lavorazioni sulla copertura del fabbricato, così come veniva trovato un lavoratore intento a praticare dei fori sulla copertura medesima senza alcuna protezione e con grave pericolo di caduta dall’alto e quindi per la sua incolumità; la stessa viabilità delle persone risultava in alcune parti compromessa poiché ostruita da macerie e detriti.
Pesante il bilancio finale del controllo. Oltre alla precedente adozione del provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale per lavoro nero ed al successivo sequestro di cui sopra, sono state contestate al committente la mancata verifica dell’idoneità tecnico-professionale della ditta affidataria dei lavori, mentre al legale rappresentante di quest’ultima sono state contestate la mancata effettuazione delle visite mediche preassuntive dei lavoratori, il mancato adeguamento del ponteggio per i lavori in quota, l’omessa protezione per la caduta dall’alto e/o la mancata dotazione delle aperture prospicienti il vuoto di normale parapetto e tavola fermapiede, la predisposizione del piano operativo di sicurezza con contenuti difformi da quanto previsto e la non conformità della viabilità nel cantiere.
Contestate ammende penali per complessivi 7.986,00 Euro circa e sanzioni amministrative per complessive 5.600,00 Euro.
Foto di repertorio