Usavano il capannone di una ex ditta di demolizioni auto di viale Palmiro Togliatti per “tagliare” le macchine appena rubate. Ad interrompere l’attività criminale la Polizia di Stato che ha arrestato 4 persone.
Ecco cosa è successo
L’indagine è stata realizzata dagli agenti del commissariato Prenestino, diretto da Roberto Arneodo, che già da tempo monitoravano un vecchio “sfascio”ormai chiuso. Ieri pomeriggio i poliziotti hanno sentito il classico rumore di un frullino provenire dall’officina ed hanno fatto irruzione nel capannone scavalcando la recinzione.
D.A.D., 51enne romano, e J.A.S.M., 49enne giordano, stavano lavorando su 2 auto e, alla vista degli agenti, hanno tentato un’inutile fuga; fuori dal capannone, con il ruolo di “palo”, è stato fermato E.M. , tunisino di 58 anni.
Le auto, una Golf trovata completamente smontata ed una Mercedes SL sostanzialmente integra –ad eccezione di un vetro e del blocco accensione- , erano state rubate pochi giorni prima rispettivamente a Tivoli e a Roma sud.
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Pochi istanti dopo l’intervento della polizia è arrivato C.M., romano di 63 anni, noto agli investigatori per essere il gestore dell’area dove sorge il capannone, che si è assunto la paternità di quello che stava succedendo nel sito.
Tutte e 4 le persone coinvolte, in concorso fra loro, sono state arrestate con l’accusa di riciclaggio, mentre le auto, tutta l’attrezzatura da carrozziere e l’intera area sono state poste sotto sequestro penale.