Il risparmio dovrebbe essere uno degli obiettivi primari di ogni famiglia e di ogni individuo e, sebbene questa rappresenti una verità risaputa, non tutti riescono a rispettarla. Al punto che, stando ai dati di settore, soltanto il 42% dei cittadini tricolori riesce effettivamente a mettere da parte dei soldi.
Purtroppo la maggior parte degli italiani non ha ancora preso atto del cambiamento dei tempi: rispetto agli anni del boom economico, l’Italia oggi versa in condizioni tutt’altro che fiorenti, quindi le incertezze dovrebbero spingerci verso una gestione più oculata delle nostre risorse. Però va anche aggiunto che, in merito a questo tema c’è, ancora oggi, parecchia confusione. Vediamo quindi di approfondire il discorso.
Le abitudini e le paure degli italiani
Tra spese e bollette, gli italiani si preoccupano sempre più spesso, anche se non sempre riescono poi a mettere in pratica delle routine virtuose per risparmiare.
Nello specifico, in merito ai timori più diffusi, al primo posto troviamo le paure nei riguardi della crisi economica, soprattutto da un punto di vista delle incertezze future. Questo è quanto emerge da un recente studio condotto da ACRI-Ipsos, secondo il quale anche l’emergenza climatica si aggiunge alla lista delle preoccupazioni dei cittadini tricolori.
Fortunatamente al contempo sul mercato si trovano anche diversi prodotti finanziari per semplificare l’amministrazione dell’economia familiare. Tra questi troviamo i prestiti per il consolidamento debiti che, come nel caso di Younited Credit ad esempio, possono essere richiesti anche online: con questa formula è possibile snellire la gestione delle rate da pagare per rimborsare i vari prestiti richiesti.
Scegliamo di chiudere questa sezione con alcune notizie positive: anche se la crisi non può dirsi del tutto alle spalle, in realtà la situazione economica delle famiglie tricolori è andata migliorando negli ultimi anni.
Attenzione a non far diventare il risparmio una patologia
Risparmiare non fa mai male, anzi, è un comportamento saggio che ci consente di essere preparati in caso di imprevisti economici. Però questa attenzione alle spese non deve di certo diventare una patologia: essere dei risparmiatori accaniti non fa bene alla qualità di vita, perché le privazioni eccessive la impoveriscono e l’ossessione per il risparmio può diventare compulsiva. La comunità scientifica si riferisce a questa sindrome con il nome di “iperopia”, che viene spesso legata alla presenza di una forte paura per il futuro. In pratica, si finisce per vivere solo in funzione del domani, dimenticandosi del presente, e delle necessità quotidiane. Ed è chiaro che un perenne stato di ansia non aiuta, al contrario aumenta il carico degli effetti negativi, considerando la pericolosità di questo disturbo. Ad ogni modo, è possibile intraprendere un iter di guarigione capendo semplicemente che “in medio stat virtus”: basta soltanto evitare le spese folli, e al tempo stesso godersi un po’ il presente, senza paranoie.