Colpita da un ordine di carcerazione da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di La Spezia, per espiare 4 anni e 8 mesi – commessi anche da minorenne – a carico di una giovane nomade di 23 anni dimorante nel campo nomadi di Vicolo Salvi – richiesta dovuta alle numerose condanne cumulate nel corso degli anni per i reati di furto commessi in varie città d’Italia.
Recentemente la donna aveva prodotto certificazione attestante lo stato di gravidanza avanzato, con l’intento di poter differire “l’atteso” cumulo di pene, tra le quali proprio quella del Tribunale di La Spezia.
Le immediate ricerche da parte degli agenti del commissariato di Polizia Colombo, diretto da Isea Ambroselli, per dare esecuzione all’ordine di carcerazione, non hanno consentito di rintracciarla presso il campo nomadi di Roma, dove era solita abitare, poiché allontanata proprio in concomitanza con l’emissione del cumulo di pene e pertanto i poliziotti hanno inserito la nota di ricerca nella Banca Dati Nazionale.
Il 6 novembre la cittadina, avvisata dal proprio legale di fiducia dell’ordine di carcerazione, si è costituita presso gli Uffici della Questura di Milano ed è stata condotta presso la casa circondariale di San Vittore, in stato di gravidanza alla ventesima settimana.
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