Sono 15 i Daspo notificati negli ultimi giorni dagli agenti della Polizia di Stato della Divisione Anticrimine, diretta da Angela Altamura.
I due aggravamenti del provvedimento del Daspo risalgono al 21 ottobre scorso, notificati nei confronti di tifosi laziali per violazione del divieto di accesso alle manifestazioni sportive. In particolare i due, nonostante il provvedimento inibitorio, si sono recati l’8 giugno scorso ad Atene per assistere all’incontro di calcio Grecia/Italia valevole per le qualificazioni ai Campionati Europei 2020. Identificati nei pressi degli ingressi riservati ai sostenitori italiani sono poi stati individuati all’interno dello stadio nel settore ospiti.
Il primo è risultato già destinatario di Daspo emesso dal Questore di Roma nell’ottobre del 2017, aggravato ben 3 volte per la durata totale di 8 anni con obbligo di firma in occasione degli incontri ufficiali della Lazio. Con il provvedimento attuale è stato disposto un ulteriore aggravamento con obbligo di firma in occasione degli incontri ufficiali della Nazionale Italiana. Per l’altro tifoso invece, destinatario di Daspo emesso dal Questore di Roma per la durata di 2 anni, notificato nel marzo del 2019, è stata aggravata la misura con l’aumento di 3 anni del divieto e con gli obblighi di firma sino al marzo del 2024, sia per gli incontri della Lazio che della Nazionale Italiana.
Sono 14 invece i provvedimenti di Daspo emessi il 31 ottobre scorso, nei confronti di altrettanti ultrà laziali denunciati dal Commissariato Prati, per il reato di cui all’art. 2 del D.L. 122/1993 (saluto romano), in occasione dell’incontro Lazio/Rennes del 3 ottobre 2019. In particolare, durante l’incontro, furono intonati cori “Ragazzi di Buda” inno anticomunista e, un gruppo ultras biancoceleste rimaneva tutto il tempo con il braccio destro teso ed alzato. Nella circostanza, 2 dei provvedimenti sono stati erogati per anni 5 con la prescrizione per lo stesso periodo dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, nei confronti di 2 tifosi laziali risultati già in precedenza colpiti da analogo decreto adottato dal Questore di Belluno e dal Questore di Roma. Un altro provvedimento del Daspo è stato adottato per la durata di 3 anni in quanto il destinatario è risultato avere un “avviso orale” a carico nonché indagato per reati inerenti gli stupefacenti.
Nei confronti degli altri 11 tifosi è stato adottato il provvedimento del Daspo per 2 anni.
Ulteriore provvedimento risale al 5 novembre scorso, per la durata di 1 anno, sempre nei confronti di un tifoso laziale in occasione dell’incontro di calcio Celtic/Lazio valevole per la fase a gironi della UEFA Europa League 2019/2020 disputatisi il 24 ottobre 2019.
Nell’occasione, il tifoso è stato arrestato insieme a 2 tifosi scozzesi per rissa. Durante il processo per direttissima è stato condannato alla pena pecuniaria di 200 sterline , oltre ad essere diffidato per un periodo di 2 anni, ad assistere a tutti gli incontri calcistici in Gran Bretagna.