Emesso per la prima volta nei confronti di un tifoso sorano il provvedimento di divieto di accesso ai luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive per dieci anni, convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Frosinone.
Ecco i dettagli
Il trentenne destinatario del Daspo era stato arrestato a Sora nel mese di settembre, dopo aver partecipato attivamente ai disordini che avevano preceduto l’incontro di calcio tra la squadra locale e la Pro Cisterna LS Sermoneta, durante i quali un militare dell’Arma era rimasto ferito.
A seguito della convalida dell’arresto avvenuta il 16 settembre 2019, il Tribunale di Frosinone disponeva l’applicazione della misura cautelare del divieto di accesso ai luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive, con obbligo di presentazione alla P.G. durante le partite disputate dal “Sora Calcio”.
A suo carico erano stati emessi tra il 2008 ed il 2013 altri tre Daspo ma, nonostante ciò, l’uomo ha continuato e perseverato nell’assumere comportamenti violenti tanto da far emergere la sua pericolosità per l’ordine e la sicurezza pubblica.
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Secondo quanto previsto dalla nuova normativa, entrata in vigore con il decreto sicurezza bis, l’applicazione del provvedimento restrittivo in caso di recidiva non può essere inferiore a cinque anni e può essere esteso fino a dieci anni, oltre alla possibilità fornita dal legislatore di affiancare al Daspo un ulteriore restrizione come quella dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
Alla luce delle novità introdotte, il Questore di Frosinone ha voluto dare subito un forte segnale disponendo l’emissione del provvedimento per il periodo massimo previsto, ovvero dieci anni, accompagnandolo con la prescrizione per cinque anni dell’obbligo di presentazione presso gli uffici di Polizia durante lo svolgimento degli incontri di calcio disputati dalla squadra “ASD Sora 1907 Calcio”, ciò soprattutto al fine di restituire i luoghi dello sport ad un tifo sano e responsabile.