Caos rifiuti a Roma dove la bagarre politica la sta facendo da padrone in questi ultimi giorni. Come noto, la discarica di Colleferro chiuderà a fine anno e ciò costituirà un problema per la Capitale, poiché era lì che smaltiva una ingente quantità di rifiuti. Dalla Regione Lazio, nello specifico dall’assessore al ciclo dei rifiuti Massimiliano Valeriani arriva una dura accusa nei confronti della Sindaca, Virginia Raggi. Di seguito, la nota:
RIFIUTI. VALERIANI: “BASTA FURBIZIE INUTILI, ROMA RISOLVA I SUOI PROBLEMI”
LA LEGGE ASSEGNA AI COMUNI LA RESPONSABILITÀ DI GESTIRE L’INTERO CICLO DEI RIFIUTI
“La sindaca Raggi persevera in un atteggiamento inaccettabile. Da oltre 4 mesi la Regione partecipa alla cabina di regia insediata presso il Ministero dell’Ambiente sulle criticità del sistema dei rifiuti del Comune di Roma, ma in questo arco di tempo non è mai arrivata una concreta proposta del Campidoglio o di Ama per superare le ripetute difficoltà organizzative e gestionali legate al ciclo dei rifiuti della capitale. Il presidente Zingaretti ha inviato una lettera alla sindaca Raggi dieci giorni fa, ribadendo la chiusura improcrastinabile della discarica di Colleferro il prossimo 31 dicembre e sollecitando il Comune ad individuare soluzioni alternative per evitare il rischio di problemi igienico-sanitari.
Solo oggi la sindaca Raggi risponde pretendendo che sia la Regione ad indicare immediatamente ad Ama i siti di smaltimento necessari per sopperire alla chiusura dell’impianto di Colleferro, stravolgendo le competenze e le responsabilità stabilite dalla legge nazionale. Il vigente quadro normativo, in particolare l’art. 198 del Decreto legislativo 152/2006, che la sindaca dovrebbe ben conoscere, prevede infatti che i Comuni stabiliscano tutte le misure che assicurino la tutela igienico-sanitaria in tutte le fasi della gestione dei rifiuti, le modalità del servizio di raccolta e trasporto, le modalità di conferimento della raccolta differenziata e del trasporto dei rifiuti urbani, nonché le misure necessarie ad ottimizzare le forme di conferimento, inclusa la scelta dei siti di conferimento.
Pertanto la competenza ad individuare un impianto alternativo per le oltre 1000 tonnellate al giorno conferite nella discarica di Colleferro è di piena e sola spettanza dell’Amministrazione capitolina, così come la pianificazione dei flussi di distribuzione.
La fragilità finanziaria e gestionale dell’azienda Ama e dell’intero sistema dei rifiuti della città di Roma è evidenziato anche dalle ripetute comunicazioni degli operatori privati, che lamentano il mancato pagamento delle fatture da parte della società municipalizzata e annunciano il blocco dei servizi di trattamento e di smaltimento dei rifiuti capitolini. Una società che non approva i bilanci dal 2017 rischia di essere inaffidabile verso i fornitori e gli istituti di credito.
La Regione ha sempre fatto la propria parte, continuando a garantire il massimo sostegno al Comune di Roma, come in occasione della recente ordinanza che ha consentito in poche settimane di ripulire la città, favorendo il superamento dei disservizi e una sostanziale regolarizzazione di tutte le fasi del ciclo dei rifiuti.
Anche sulla discarica di Colleferro, l’Amministrazione regionale, attraverso la società LazioAmbiente, sta prontamente intervento per ripristinare il funzionamento dell’impianto, secondo le indicazioni della magistratura dopo il tragico incidente dei giorni scorsi, puntando a riaprirlo in pochi giorni, ma come già ribadito in tante occasioni la chiusura a fine anno è improcrastinabile e tuttora non ci sono soluzioni alternative proposte da Roma Capitale: senza interventi strutturali da parte di Ama e del Campidoglio si potranno creare seri problemi igienico-sanitari in tutta la città, contribuendo a perpetuare uno stato emergenziale non più ammissibile.
Auspico che il Campidoglio faccia finalmente la sua parte per risolvere le conclamate carenze legate al servizio di gestione del ciclo dei rifiuti di Roma. Non c’è più tempo da perdere: la capitale rappresenta il 60% del volume dei rifiuti di tutto il Lazio e produce circa 18.000 tonnellate a settimana di scarti indifferenziati, che vengono smaltiti per il 100% in discariche situate all’esterno del territorio comunale. Una situazione non più sostenibile. I problemi non si risolvono con le furbizie. Roma deve farsi carico delle proprie difficoltà, senza scaricarle sulle altre province del Lazio”.
E’ quanto dichiara in una nota Massimiliano Valeriani, assessore al Ciclo dei Rifiuti della Regione Lazio