Cronaca

Fiuggi, guida una macchina con una patente falsa: deferito 51enne

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Ieri pomeriggio, a Fiuggi, il personale del locale Comando Stazione Carabinieri, nel corso di un predisposto servizio per ilo controllo del territorio, teso a  contrastare la commissione dei reati in genere, deferiva  in stato di libertà,   alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Frosinone  un 51enne di nazionalità  nigeriana, domiciliato in Roma, (già gravato da vicende penali per  reati contro la persona, l’amministrazione della giustizia) poiché resosi responsabile di  “uso di atto falso e falsa attestazione ad un pubblico ufficiale sulla identità e su qualità personali proprie o di altri”.

Ecco cosa è successo

I militari, nel corso delle attività preventive,  notavano l’uomo aggirarsi nei pressi di obiettivi sensibili mentre era alla guida di un’autovettura, e, successivamente fermato e sottoposto a specifico controllo, al fine di eludere le attività di verifica, esibiva agli operanti   una patente di guida nigeriana palesemente “falsa” poiché priva dei previsti  caratteri di antifalsificazione.

La successiva perquisizione personale e veicolare consentiva di rinvenire un’ulteriore patente di guida nigeriana sempre intestata al predetto ed anche questa palesemente falsa poiché anch’essa priva  dei caratteri di antifalsificazione.

Gli ulteriori accertamenti  esperiti hanno inoltre permesso di accertare che l’uomo, già in passato, si era reso responsabile della commissione dei analogo reato.

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Nel medesimo contesto operativo, inoltre, nei confronti del predetto, ricorrendone i presupposti di legge, veniva inoltrata la proposta per l’irrogazione della misura di prevenzione del rimpatrio con F.V.O. , con divieto di far ritorno nel comune di Fiuggi per anni tre mentre , nei confronti della coniuge,  in qualità di proprietaria dell’autovettura, veniva elevata contravvenzione  poiché affidava,  incautamente,  al marito l’autovettura  pur  sapendo che era  privo del titolo di abilitazione alla guida.

I documenti di guida quindi venivano posti sotto sequestro, così come il veicolo per la successiva confisca.