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Nomina amministratore di condominio: come eleggere un buon amministratore di condominio

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Volete eleggere un buon amministratore di condominio? Per fare in modo che l’amministratore di condominio rispetti tutti quelli che sono i requisiti che un amministratore di questo tipo deve avere, è necessario sceglierlo con molta attenzione. Infatti, l’amministratore di condominio ha una serie di ruoli e di compiti che vengono definiti dal codice civile. In realtà, è anche bene sottolineare che, stando la normativa vigente, l’amministratore di condominio deve anche possedere una serie di caratteristiche precise. Prima di procedere alla nomina di un amministratore di condominio, quindi, è bene verificare che sia in possesso di questi requisiti. Scopriamo, nel dettaglio, quali sono.

I requisiti da verificare prima di nominare un amministratore di condominio

Prima della nomina di un amministratore di condominio, è opportuno verificare che abbia tutte le carte in regola per svolgere questo ruolo.

Innanzitutto, un amministratore di condominio deve avere almeno un diploma di scuola superiore. Inoltre, non deve essere protestato, deve essere formato ed aver partecipato ad uno specifico corso per svolgere questa professione.

Sarà fondamentale, infine, che non abbia delle condanne definitive per reati contro la pubblica amministrazione.

Oltre a questi requisiti, ce ne sono anche alcuni di tipo morale, per così dire, che devono essere presi in considerazione quando si sta scegliendo un amministratore di condominio come, ad esempio, il carisma e lo spirito organizzativo.

Chi sceglie e nomina l’amministratore è l’assemblea condominiale che deve rappresentare almeno la metà del valore dell’immobile. Solo in questa condizione, l’assemblea può incaricare l’amministratore e revocarlo qualora non fosse all’altezza della situazione.

Nomina amministratore di condominio: i requisiti morali da considerare

Per la nomina di un amministratore di condominio, come accennato precedentemente, è opportuno considerare anche una serie di requisiti fondamentali di tipo morale o personale.

Ad esempio, si deve trattare di una persona perbene, corretta e che possa riuscire a dare delle pronte risposte quando si tratta di reperibilità o di delucidazioni sul regolamento comunale.

Inoltre, è opportuno che garantisca una formazione costante in modo da essere aggiornato su tutte quelle che potrebbero essere le novità in ambito del regolamento condominiale.

Per riuscire a fare questo, bisogna stilare, nel momento in cui si decide di nominare un amministratore, una lista di candidati prendendoli da quelli che sono gli elenchi regionali o provinciali, oppure, rivolgendosi direttamente ad uno studio amministrazione condominiale a Roma ben consolidato ed iniziare a fare una serie di colloqui.

Solo in questo modo sarà possibile valutare tutti gli aspetti sopra elencati e scegliere il candidato più rispondente alle proprie aspettative.

I compiti che l’amministratore di condominio deve garantire

Un amministratore di condominio, per svolgere bene il suo lavoro, deve far rispettare il regolamento condominiale, gestire le parti comuni e discutere su tutte quelle che sono le spese straordinarie ed ordinarie che devono essere affrontate nella gestione condominiale.

Inoltre, deve richiedere il codice fiscale del condominio all’Agenzia delle Entrate, aprire un conto corrente dedicato e presentare la certificazione contabile e quella unica dei redditi nel corso dell’anno, secondo le scadenze previste dalla normativa vigente.

Inoltre, dopo essere nominato, l’amministratore di condominio ha il ruolo di convocare l’assemblea e far rispettare le norme. In caso di liti, deve mediare oppure richiamare chi sbaglia. Inoltre, deve anche provvedere adeguatamente in caso di condomini morosi.

Qualora l’amministratore non fosse in grado di gestire il condomino e non adempiesse a tutti i suoi compiti ed obblighi, l’assemblea condominiale può revocarlo dall’incarico e procedere con una nuova nomina.