E’ proprio nella giornata del 4 novembre, dedicata a Santa Barbara, protettrice dei lavoratori impegnati in mestieri nei quali si ha a che fare con esplosivi, fuoco e materiali pericolosi e che secondo la tradizione protegge dalle morti violente e dai fulmini, che il personale della Divisione PAS della Questura di Roma ha concluso una brillante operazione che ha portato al sequestro di oltre 500 fuochi d’artificio illeciti. Tali non solo perché detenuti da chi non poteva venderli ma anche per la loro pericolosità, visto che si tratta di “botti” artigianali e potenzialmente micidiali.
I fatti
I servizi di contrasto alle illegalità nel settore delle sostanze esplodenti sono svolti tutto l’anno, ma sono intensificati all’approssimarsi delle festività natalizie e di fine d’anno ed è proprio in tale contesto che gli agenti della Squadra Investigativa della PAS hanno portato alla luce una fiorente attività di commercio di artifizi pirotecnici pericolosi detenuti illecitamente da un venditore che non era in possesso di alcuna autorizzazione, sia per lo stoccaggio che per la vendita di materiale esplodente.
Gli agenti nelle scorse settimane avevano svolto un monitoraggio di alcuni siti internet e social network, dove venivano offerti in vendita prodotti pirotecnici, focalizzando l’attenzione su un soggetto residente nel quartiere romano di Prenestino che pubblicizzava i propri prodotti mediante foto, con le quali mostrava batterie di fuochi, petardi di grosse dimensioni e cipolle confezionate in modo artigianale, messi in vendita a prezzi vantaggiosi rispetto a quelli del mercato legale, il tutto acquistabile senza alcuna formalità.
Dopo aver individuato il sito dove si realizzavano le illecite compravendite, gli operatori, dopo essersi appostati, hanno notato la presenza di due persone intente nello scambio di un cartone con all’interno numerosissimi fuochi del genere proibito, rinvenendone poi altri presso l’autovettura di sua proprietà ed un altro ingente quantitativo presso il garage della sua abitazione, immediatamente sottoposto a perquisizione.
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Il materiale sequestrato è stato sottoposto a sequestro penale e, con l’aiuto del personale degli artificieri della Questura, previa campionatura ed autorizzazione dell’A.G., è stato avviato alla distruzione proprio per l’elevata pericolosità degli artifici artigianalmente confezionati e della loro instabilità, mentre il soggetto che li deteneva è stato deferito alla
Procura presso il Tribunale di Roma a cui dovrà rispondere dei reati di detenzione e vendita abusiva di materie esplodenti.