Domenica 26 luglio, a partire dalle 17,30, si terrà la serata-evento, organizzata dalla Soc. Anio Novus, dal titolo “Gli Arci dell’Anio Novus. Riscoperta dei monumentali fornici nella valle degli acquedotti” in territorio di Castel Madama. L’iniziativa, che ha ricevuto il patrocinio dei Comuni di Castel Madama e Tivoli e della Soprintendenza Archeologia del Lazio e dell’Etruria meridionale, si articola in una visita guidata lungo l’imponente tratto dell’acquedotto romano, in una video-conferenza sui recenti rinvenimenti e restauri nella valle Empolitana (a cura degli archeologi Benedetta Adembri, Zaccaria Mari e Fabiana Marino) e in un buffet serale. Dell’acquedotto, costruito fra il 38 e il 52 d.C., ma più volte restaurato in età imperiale al punto da divenire un vero “gigante” dell’acqua, sopravvivono, presso il casello autostradale, le colossali arcate che scavalcavano con un fornice di marmo la via Empolitana e attraversavano il fosso di Empiglione. Paragonabili solo alle celebri arcuazioni alle porte di Roma e caratterizzanti da sempre l’immagine storica del paesaggio tiburtino, erano fino a qualche tempo fa sommerse dalla vegetazione e in stato di degrado. Grazie al munifico intervento del proprietario e sotto l’attenta guida della Soprintendenza, le antiche strutture hanno oggi riacquistato totale visibilità e sono state valorizzate dalla creazione di un viale e dalla suggestiva illuminazione notturna.