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Frosinone, appello della UIL per il sovraffollamento del Pronto Soccorso

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Servizio carente e pazienti costretti a stazionare nei reparti in attesa del ricovero a causa del sovraffollamento del Pronto Soccorso. E’ questa la paradossale situazione nella quale versa l’ospedale di Frosinone, un’emergenza che ha spinto la segreteria provinciale della UIL a far sentire la propria voce attraverso un appello al Prefetto Zarrilli e al Presidente della Regione Lazio Zingaretti, nel quale si chiede una soluzione immediata ad un disservizio che rischia di mandare in tilt il sistema sanitario locale.

“Il dato fondamentale che viene a mancare è il numero di quanti pazienti possano essere ricoverati nei reparti in sovrannumero – recita il comunicato -. Numero, che rischia di portare al collasso il reparto accettante.

Il personale medico,  infermieristico ed ausiliario  lavora in una situazione di estremo disagio in relazione alla continua esposizione a situazioni di superlavoro che ormai non stanno rappresentando più l’eccezionalità, ma – purtroppo – una triste quotidianità che espone il suddetto personale a seri rischi di incolumità psicofisica.

Gli stessi pazienti ricoverati in sovrannumero (in genere codici rossi) posti sulle barelle del Pronto Soccorso, si ritrovano nei corridoi dei vari reparti in una situazione ad alto rischio, letteralmente accampati con tanto di bomboloni di ossigeno appoggiati accanto ai letti e con le stesse identiche criticità di decoro e privacy di quando erano stazionati nelle strutture di Pronto Soccorso.

Il risultato, se poi di risultato si tratta, riporta in evidenza la presenza di gravi disfunzioni con il coinvolgimento dello stato di salute dei pazienti che non trovano idonea e sufficiente assistenza sanitaria.

Ancora una volta questa O.S. sottolinea la mancata programmazione e razionalizzazione delle risorse economiche ed umane, l’incapacità cronica nel risolvere i problemi come, ad esempio, i tempi di attesa biblici del  Pronto Soccorso con pazienti sulle barelle o nei cameroni adiacenti ed ora addirittura accampati nei corridoi dei reparti, attendendo per giorni un posto letto.

La UIL FPL fa appello a S.E. il Prefetto affinché intervenga immediatamente per far revocare la disposizione di servizio su menzionata che attiva una situazione di pericolo per i pazienti e rischi di incolumità psicofisica per gli operatori sanitari, ma soprattutto a esortare chi legge per conoscenza che la soluzione del problema non è quella di trasferire i pazienti dalle strutture di Pronto Soccorso ai corridoi dei reparti, ma quella di procedere celermente all’assunzione di operatori sanitari, medici e primari (è assurdo che nel DEA di Frosinone, reparti vitali come la medicina e la chirurgia siano sprovvisti di primario).