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Basket, continua la crisi nera di Cassino: al PalaVirtus passa Valmontone

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Non esce dalla crisi la Virtus Cassino, che nella penultima giornata di andata del campionato nazionale di Serie B Girone D, cede il passo tra le mura amiche alla Virtus Valmontone.

I dettagli del match

Una partita condotta al primo al quarantesimo minuto dagli ospiti, con i padroni di casa che approcciano per l’ennesima volta in maniera sciatta alla partita con un 4-17 di parziale che poi i rossoblù si porteranno dietro per tutto il match; se a questo poi si aggiunge un metro arbitrale “ospite” con 26 falli fischiati a favore dei viaggianti, rispetto ai 13 a favore dei cassinati, ed un 24-6 ai liberi, l’analisi è presto fatta. Una Virtus, che nonostante sia arrivata anche sul -5, non ha mai dato l’impressione di esprimere un buon gioco, nè di impensierire seriamente nella leadership del match gli avversari, con un ego individuale nei momenti topici che ha sempre prevalso tra i rossoblu rispetto al risultato di squadra.

Da un punto di vista individuale, segni di ripresa per Liburdi, gravemente insufficienti le prove dei vari Cecchetti, Fioravanti, Callara, Zhgenti e Svoboda. Senza infamia, nè lode, le prestazioni di Manzo e Puccioni, non pervenuto Rovere.

Il commento post-partita del Presidente e Direttore Sportivo della BPC Virtus Cassino, Leonardo Manzari: “Vorrei esprimere il mio disappunto in merito alla situazione attuale di classifica della Virtus Cassino fornendo all’osservatore scevro da condizionamenti di altra natura, un paio o forse più di considerazioni da un osservatorio privilegiato quale è quello del sottoscritto che tutti i giorni vive la realtà della nostra prima squadra. La prima. La scorsa estate in occasione del mercato estivo, in fase di costruzione del roster attuale, avevamo con lo staff tecnico deciso di orientarci sulla scelta di un playmaker di esperienza e carisma. Lo avevamo individuato in Michele Magini” afferma il DS dei rossoblù cassinati, il dott. Leonardo Manzari “ebbene, dopo praticamente tutto il girone di andata, a metà stagione, possiamo affermare che Michele Magini in campo, con la maglia della Virtus Cassino, lo abbiamo visto poco. Ha praticamente saltato la preparazione estiva per una frattura alla mano. Si è riunito alla squadra in occasione della prima gara di campionato a Pozzuoli, ha disputato poche partite ed è stato messo fuori gioco da uno stranissimo infortunio al ginocchio. Un evento raro. Un trauma complesso che ha reso necessario diverse valutazioni radiologiche e cliniche prima di poterne valutare con precisione l’entità. Dunque la Virtus ha perso in due momenti topici della stagione il suo leader naturale e di questo ovviamente bisogna tenerne conto in sede di valutazione. Spero vivamente che il suo calvario stagionale sia terminato e si possa contare su di lui finalmente in pianta stabile”.

“Il secondo argomento di riflessione riguarda sempre le scelte estive. Ci eravamo orientati su un giocatore che sul perimetro potesse rappresentare una certezza balistica. Mi riferisco ovviamente a Simone Lasagni. Lo scorso anno aveva fatto molto bene tanto da essere proclamato quale miglior tiratore della categoria. Ebbene finora per vari motivi, prima di ambientamento e poi fisici, di Simone Lasagni abbiamo perso le tracce” continua un decisamente turbato Leonardo Manzari. “Le partite in questo sport per certi versi le vincono gli esterni e in campo vanno in 5 e se l’asse portante della squadra che avevamo immaginato viene privata di due elementi fondamentali per un periodo così lungo le cose si complicano maledettamente”

“Ovviamente la Società che rappresento” afferma il dirigente rossoblù “nel momento del bisogno, e la nostra storia lo insegna (anche lo scorso anno la Virtus Cassino in serie A2 intervenne diverse volte in corsa. Sorrentino, Mike Hall e Ojo alcuni dei nomi che integrarono il roster della compagine rossoblù nel campionato di A2 edizione 2018-19, ndr), non si è mai tirata indietro per cercare di supplire alle insidie che la malasorte ha posto sul cammino stagionale. Siamo dunque intervenuti sul mercato ingaggiando un giocatore di esperienza quale Ariel Svoboda che purtroppo deve ritrovare la condizione prima di poterci dare una mano concreta sul perimetro; ma lo stesso al momento si sta sacrificando in un ruolo non suo (playmaker, ndr) e ovviamente il suo contributo ne risente”

“Infine” come un fiume in piena Manzari prosegue “abbiamo apportato quest’anno una variazione anche nell’ambito tecnico operando dopo 6 anni un cambio del capo allenatore della squadra (da Vettese a Fantozzi, ndr) e dopo 3 partite i problemi rimangono gli stessi. Scarsa concentrazione, scarso attaccamento ai colori sociali, scarsa propensione all’apprendimento e all’umiltà. Anche di fronte a un monumento del basket nazionale quale è Fantozzi, che con grande dedizione si è messo al lavoro per cercare di modificare le sorti di una stagione maledetta, l’atteggiamento degli attori in campo non si modifica. Partire come stasera, in una gara fondamentale per la nostra stagione, con un parziale di 17 a 2 a favore di Valmontone è segno di sciatteria e menefreghismo. Si può anche non segnare in attacco ma non si regalano, soprattutto in difesa dei canestri facili nei primi 8 minuti di gioco del primo quarto come quelli che abbiamo subito stasera. Mi viene subito un’altra considerazione in mente e la esterno… quindi non è un problema di preparazione fisica! L’approccio alla gara testimonia una unità di intenti che non esiste, non esiste, ripeto non esiste! A questo punto la ricetta? Siamo nelle sapienti mani di coach Fantozzi, aspettiamo il girone di ritorno allorquando potremo contare su Magini e Sylvere Bryan, ma le valutazioni sui singoli dopo 14 gare di campionato sono fatte. Grinta, cuore e umiltà sono qualità che se non ce le hai non le puoi acquistare al mercato che a Cassino si tiene nelle vie della città al sabato mattina. Grinta, cuore e umiltà sono caratteristiche fondamentali nella vita di tutti i giorni in qualunque attività lavorativa un essere umano svolga, figuriamoci nello sport. Continuo a credere di non aver sbagliato i giocatori, perché le scelte di un Direttore Sportivo avvengono secondo valutazioni tecniche precise e referenze che purtroppo quasi mai dipingono il quadro in modo fedele alla realtà che inevitabilmente devi poi sperimentare in prima persona. Ho dei dubbi, e non lo nascondo, sulle doti caratteriali, perché le doti caratteriali fanno gli uomini soprattutto nello sport” conclude un deluso Leonardo Manzari.

Prossima gara per i cassinati il 05/01/2020 a Roma contro la Luiss.

BPC Virtus Cassino – Special Days Virtus Valmontone 69-81 (14-26, 23-19, 13-16, 19-20)

BPC Virtus Cassino: Mauro Liburdi 24 (10/14, 1/4), Alberto Puccioni 9 (2/2, 1/6), Simone Manzo 8 (1/5, 2/3), Matteo Fioravanti 8 (3/5, 0/3), Riccardo Callara 7 (2/3, 1/2), Kakha Zhgenti 5 (1/3, 1/3), Ariel Svoboda 3 (0/2, 1/4), Riccardo Rovere 3 (0/2, 1/2), Alessandro Cecchetti 2 (1/3, 0/0), Filippo Lauria 0 (0/0, 0/0), Marco Gambelli 0 (0/0, 0/0), Michele Pacitto 0 (0/0, 0/0)

Tiri liberi: 5 / 6 – Rimbalzi: 33 11 + 22 (Mauro Liburdi 8) – Assist: 15 (Ariel Svoboda 5)

Special Days Virtus Valmontone: Luca Bisconti 13 (3/4, 1/3), Daniele Bonessio 13 (5/5, 0/0), Giulio Casale 11 (2/2, 1/4), Dario Scodavolpe 11 (2/4, 1/7), Matteo Caridà 10 (2/5, 2/6), Gianluca Santini 8 (1/3, 2/2), Giuseppe Di poce 6 (2/3, 0/0), Matteo Cavallo 5 (2/5, 0/3), Edoardo Ugolini 4 (1/1, 0/0), Bozo Misolic 0 (0/0, 0/0), Alessandro Pedà 0 (0/0, 0/0)

Tiri liberi: 20 / 24 – Rimbalzi: 32 7 + 25 (Luca Bisconti 12) – Assist: 16 (Giulio Casale 5)