Passate le feste di Natale, con mete turistiche prese d’assalto come da consuetudine, si torna alla vita normale, o almeno così sarà per la maggior parte della gente. Perché questo è il periodo dell’anno nel quale in molti scelgono di partire, immediatamente dopo le feste, onde evitare di ritrovarsi nel caos con migliaia di altri viaggiatori e, soprattutto, per sfruttare una politica di prezzi molto più favorevole.
Il turismo segue dinamiche legate ad alta e bassa stagione: negli ultimi anni forse questo discorso è un po’ calato in quanto la vita è improntata ad una maggiore mobilità, non ci sono più date predefinite per le vacanze. Ma comunque si parla pur sempre di periodi di bassa stagione e con minor richiesta nei quali viaggiare è molto più conveniente. Un esempio è proprio il periodo post-natalizio che, così come settembre con le vacanze estive appena terminate, offre opportunità non indifferenti in termini di risparmio.
Viaggiare nei periodi di bassa stagione
Viaggiare nei periodi di bassa stagione conviene, si possono sfruttare le offerte delle compagnie aeree, dei treni, ma anche delle strutture ricettive. Viaggi che rientrino in sostanza nella categoria cosiddetta low cost, a basso costo per l’appunto.
Analizzando questo sito sulle vacanze è possibile trarre sunti interessanti su luoghi di vacanza a basso costo e sui periodi migliori per visitarli. Ciò che emerge è proprio che da gennaio in poi, subito dopo l’epifania e quindi con la chiusura definitiva delle feste natalizie, viaggiare diventa molto più conveniente.
Scegliere di andare in ferie fuori stagione ha quindi evidenti punti di vantaggio ma anche qualche criticità: si dovranno ad esempio trascorrere le feste a casa, in attesa della partenza; per chi ama il Natale poi, un viaggio subito dopo le feste significa non immergersi nella atmosfera natalizia fatta di mercatini, di luci, addobbi e colori.
Limitazioni che fanno da contraltare al vantaggio che arriva in termini economici: viaggiare fuori stagione può voler significare risparmiare anche il 30% su quello che sarebbe il prezzo di listino dei pacchetti offerti dai tour operator. Un incentivo non da poco che può valere il sacrificio di aspettare e di viaggiare fuori stagione.