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Paliano, finanziamento ottenuto per il nido comunale. L’assessore Campoli: “Creata rete con le famiglie”

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Paliano nido comunale

Il Comune di Paliano ha ottenuto un finanziamento rispondendo al bando dello scorso anno della Regione Lazio volto alle migliorie di nidi comunali attraverso il progetto “Il bambino ecocentrico”.

Il lavoro presentato, basato sull’implementazione di nuove iniziative educative, è orientato a promuovere due aspetti: l’attenzione all’ecosostenibilità da una parte e la collocazione del bambino al centro del percorso educativo dall’altra. Concretamente si intende realizzare percorsi formativi per le educatrici, incontri con i genitori e laboratori per bambini. L’ attività rivolta ai bambini prende il nome di “La Buona Terra” perché si fonda sulla convinzione che i più piccoli hanno bisogno di “vivere” la natura e non solo di conoscerla attraverso lo studio o l’osservazione.

Praticamente questo avviene con la possibilità che si dà ai bambini di prendersi cura di un piccolo orto all’interno dello spazio verde circostante il nido comunale, toccando con mano la terra e occupandosi della crescita delle piante. In questo modo si avvicina il bambino all’ambiente al fine di fare il primo passo nell’età infantile verso lo sviluppo di un’educazione ambientale concreta. In più il progetto prevede incontri con i genitori al fine di rendere più familiare il rapporto con gli educatori e per far sì che il nido rappresenti una struttura più vicina alle famiglie promuovendo relazioni di collaborazione tra genitori ed educatori.

Questo progetto – dichiara l’assessore alle Politiche Scolastiche Eleonora Campoliaiuta il bambino ad avvicinarsi alla natura e ai suoi ritmi. Attraverso la manipolazione della terra i bimbi possono esplorare l’ambiente, imparare a rispettarlo e amarlo. Inoltre gli incontri previsti con i genitori permettono una partecipazione del percorso con le educatrici al fine di incrementare la relazione tra nido e famiglia, sostenendo la condivisione di modelli educativi tra genitori ed educatrici e offrendo strumenti per la lettura dei bisogni dei bambini e modelli di intervento”-.