Di seguito, la nota della USB:
Pensioni, anche USB convocata il 27 gennaio al Ministero del Lavoro: detassazione, abolizione della Fornero e stop ai fondi privati le nostre priorità.
È arrivata stamane la convocazione di USB al tavolo presso il Ministero del Lavoro per l’avvio della discussione sulle modifiche al sistema pensionistico. Non ci sarà quindi il presidio convocato sotto il ministero, ma la battaglia si sposta direttamente al tavolo di lavoro.
La notizia della convocazione al tavolo delle sole Cgil Cisl Uil aveva fatto circolare la preoccupazione che si apprestassero a rimettere mano, in peggio, al sistema pensionistico come hanno fatto per ben otto volte negli ultimi trent’anni. Da Amato a Dini a Maroni fino a Monti e Fornero, Cgil Cisl Uil e governi di vari colori hanno prodotto un aumento clamoroso dell’età pensionabile (in Francia sono a 62, qui da noi già ben oltre i 67), la riduzione delle pensioni, soprattutto quelle medio-basse, e la diffusa sensazione che per i giovani non ci sarà alcuna decente copertura previdenziale.
In questi anni hanno cercato di convincerci che la spesa pensionistica era cresciuta troppo in Italia e bisognava metterci mano. La verità è che ogni anno dalle pensioni entrano quasi 60 miliardi nelle casse dello Stato e che dal 2007 al 2017 la differenza tra contributi acquisiti e spesa pensionistica è stata di 87 miliardi. Altro che eccesso di spesa!
La verità è che con le loro riforme hanno aumentato enormemente la disuguaglianza sociale e che con il passaggio al sistema contributivo hanno condannato milioni di lavoratori ad una vecchiaia di stenti. Tutto il nuovo lavoro oggi è precario, intermittente o part-time e comporta una contribuzione che porta dritti a pensioni da fame (e in tardissima età).
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Ora si tratta di invertire la rotta a partire dalla messa in chiaro dei dati reali al posto delle tante bugie raccontate in questi anni. Per USB la partecipazione al tavolo costituisce la possibilità di avanzare proposte concrete a partire dalla detassazione delle pensioni (siamo ben oltre la media europea), dal contrasto ai fondi privati, dall’abolizione della Fornero e dal rialzo delle pensioni minime. Ma rappresenta anche la possibilità di vigilare sui nuovi tentativi di raccontare frottole per favorire i pescecani delle assicurazioni e i loro brokers di Cgil Cisl Uil. È infatti proprio sull’involuzione del sistema previdenziale che si è consolidato il business della casta sindacale, un affare da smantellare per ridare ai lavoratori quel diritto che si sono visti sottrarre.
Unione Sindacale di Base