Carletti resta il preparatore dei portieri della prima squadra. Per lui anche U21 e Juniores
La nuova stagione è ormai alle porte, ad agosto si apriranno le danze e lo staff tecnico della Lazio è pronto per tornare al lavoro. Dopo Mannino e Scacchi, il trittico si completa con la conferma di Valter Carletti. Tornato alla Lazio la passata stagione in qualità di preparatore dei portieri, l’ex estremo difensore della Nazionale resterà la guida dei portieri biancocelesti.
“Sapevo a cosa sarei andato incontro tornando alla Lazio e mi sono trovato molto bene – racconta Carletti -. Abbiamo impostato un determinato tipo di lavoro e se per Schirone è stato fatto un percorso leggermente diverso, in quanto si affacciava per la prima volta a questi livelli, con Leofreddi prima e Patrizi poi è stato impostato un lavoro più a livello fisico e mentale, perché sul piano tecnico sono portieri già pronti”. Per lui anche la prima esperienza col mondo del femminile: “È davvero tutt’altra cosa, mi ci sono affacciato in punta di piedi, per capire l’ambiente, il modo di lavorare e le qualità. È stato come partire da zero, ma sono rimasto davvero soddisfatto. Il lavoro non ha pagato nell’immediato, ma i risultati sono arrivati col passare del tempo. Le ragazze si sono messe a disposizione in maniera assoluta e una volta entrate nell’ottica del nuovo sistema di lavoro ci siamo tolti delle grandi soddisfazioni”.
Femminile che Carletti non potrà più seguire a causa di questioni lavorative: “Faccio un grande in bocca al lupo a David Patrizi per questo incarico impegnativo quanto bello. Per la maschile, invece, non avrò problemi e continueremo sulla scia del lavoro impostato in questa stagione”. Come accennato, Carletti si occuperà anche dell’Under 21 e della Juniores. Il lavoro di un preparatore dei portieri, però, risulta fondamentale anche nelle categorie inferiori. Per questo, durante i Clinic organizzati nel corso della stagione, le dimostrazioni pratiche di Carletti sono state particolarmente apprezzate dai presenti: “Specialmente nell’attività di base serve lavorare con i ragazzi per dar loro un’impostazione tecnica. Io mi confronterò con dei ragazzi ormai già grandi, lavoreremo sugli aspetti tecnici e sul loro modo di stare in porta”.