Una scena davvero raccapricciante quella a cui si sono trovati dinanzi i Carabinieri del NAS di Roma all’interno di un laboratorio dedito alla produzione di dolci, tramezzini e altri prodotti, in zona Torrespaccata. Il controllo – partito in origine dalla segnalazione di un commerciante che lamentava la mancanza di una tabella che riportasse gli ingredienti utilizzati per produrre dolce (e i relativi allergeni) – ha portato alla luce una situazione ben più raccapricciante di quella immaginata.
LABORATORIO IN PESSIME CONDIZIONI IGIENICHE: CHIUSURA DA PARTE DEI NAS
Il quadro che si è aperto dinanzi agli uomini delle Forze dell’Ordine è stato a dir poco sorprendente: i fornelli utilizzati per la cottura delle creme presentavano numerosi strati di grasso e di sporcizia, tali da far presegire una mancanza di pulizia che andava avanti ormai da mesi. Non solo, il pavimento aveva ormai cambiato colore per il livello di sporcizia accumulato, e sulle mattonelle giacevano dei bidoni aperti utilizzati per una “conservazione” alquanto singolare dei cibi già aperti, come le uova sgusciate o la salsa di pomodoro già aperta.
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Dulcis in fundo, in un altro bidone giaceva un olio destinato alla frittura talmente utilizzato da aver cambiato colore e consistenza, data la rilevante presenza di elementi di scarto provenienti dalla cottura. Olio dove venivano fritti alimenti utilizzati per la preparazione di cornetti, tramezzini e quant’altro, cibi destinati sia alla vendita diretta sul posto che al rifornimento di diversi bar nelle province di Roma, Rieti e Viterbo.
Immediatamente il locale è stato chiuso per inosservanza delle norme igieniche, con la conseguente multa di 5 mila euro, ma il soggetto responsabile in questione – un cittadino indiano – non è nuovo a questo tipo di segnalazioni e presenta numerose recidive a suo carico. Precedenti che non inducono a sperare in un repentino cambiamento delle abitudini igieniche, una volta che il laboratorio tornerà a svolgere la normale attività.