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La Sapienza, Studio per la classificazione dell’olio extra-vergine di oliva per capirne la provenienza

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La Sapienza, Studio per la classificazione dell'olio extra-vergine di oliva per capire la provenienza

Diffrattometro EDXD e biosensori per la classificazione dell’olio extra-vergine di oliva
Lo studio della Sapienza ha come obiettivo la conoscenza rapida ed accurata della provenienza geografica del prodotto

Il gruppo di ricerca guidato da Ruggero Caminiti, presenta un’applicazione in campo agroalimentare, che riguarda l’olio extravergine di oliva. Il lavoro ha lo scopo di riuscire ad individuare la provenienza degli oli extravergine di oliva: fattore considerato commercialmente di notevole importanza.
Marta Letizia Antonelli, esperta di sensori che collabora al progetto e Daniele Zappi  hanno messo a punto il biosistema di analisi sugli oli d’oliva, un elettrodo commerciale modificato con alcuni dei liquidi ionici sintetizzati dai ricercatori del gruppo, nano materiali e un opportuno enzima. Con questo sistema è possibile analizzare una quantità piccolissima di olio extravergine di oliva. L’obiettivo è di poter creare una banca dati relativa alla reale provenienza degli oli extravergine d’oliva. Tramite la raccolta di olive da diverse zone geografiche, la spremitura effettuata con la stessa metodologia e l’analisi si possono ottenere dati non affetti dalle incertezze concernenti le diverse filiere degli oli prodotti.
Parallelamente sulle olive e gli oli analizzati, saranno effettuati anche studi strutturali mediante diffrazione a raggi X. Lo strumento che verrà utilizzato si chiama diffrattometro EDXD (Energy Dispersive X-ray Diffraction) a tre rivelatori. È la nuova macchina progettata e realizzata dal gruppo di ricerca della Sapienza coordinato da Ruggero Caminiti, che potrà affiancare le altre misure nel cercare di determinare la provenienza geografica e le caratteristiche degli oli d’oliva.
Questo diffrattometro di ultima generazione è generalmente impiegato, nel settore della ricerca chimica e farmaceutica, per determinare la struttura molecolare dei composti organici e inorganici.
La nuova macchina, che rappresenta un’evoluzione rispetto a un modello precedente, è in grado di ottenere misure in tempi molto più brevi. In particolare si è passati dalle 48 ore attualmente necessarie per una misura di struttura ad altissima statistica, a un massimo di 3 ore, con un risparmio di tempo e di energia.
Per meglio caratterizzare gli olii saranno effettuate altre indagini sulla composizione chimica mediante GC-MS (Gascromatografia abbinata alla Spettrometria di Massa), HPLC-MS/MS (Cromatografia liquida ad alta risoluzione combinata con la Spettrometria di Massa tandemS) e Risonanza Magnetica Nucleare (NMR). Per quanto riguarda l’NMR sarà possibile compiere analisi direttamente sull’oliva senza sottoporla a trattamenti estrattivi. Si effettueranno in tal modo analisi comparative sul frutto tal quale e sul relativo olio.
Queste analisi consentiranno la caratterizzazione degli olii e l’individuazione di marker qualitativi che consentano di identificare i prodotti in base al luogo di provenienza.