I fatti hanno avuto luogo il 29 ottobre, ma l’imputato era già stato condannato a gennaio 2018 a 15 mesi di carcere, anche per furto di una bicicletta.
E’ quanto ha stabilito una sentenza pronunciata in assenza dell’imputato
“L’imputato dovrebbe quindi essere severamente punito per aver commesso crimini di gravità grave per il pianeta, poiché la vittima espropriata della sua bicicletta non ha altra scelta se non quella di utilizzare mezzi di trasporto che sono molto più inquinanti e quindi contribuiscono al riscaldamento globale e tutto ciò per consentire agli accusati di acquistare se stesso narcotici “, lo spiega il Giudice nella motivazione della sentenza emessa giovedì 30 gennaio dal Tribunale penla di Bruxelles.
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I giornali che hanno riportato la notizia, hanno chiarito che l’imputato era già stato arrestato 44 volte dalla polizia tra il 1995 e il 2019, accumulando, quindi, non meno di 17 condanne in carcere per un totale superiore ai dodici anni di prigione. In sua assenza giovedì, il procuratore del Tribunale ha quindi chiesto il suo arresto immediato, una richiesta che è stata concessa dal presidente della camera.
Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, la sentenza del Tribunale belga introduce il reato di cui sopra rubricato “Dei delitti contro l’ambiente” anche per il furto di una bicicletta.