Ieri mattina il Comandante della Stazione Carabinieri di Anagni ha incontrato gli alunni dell’Istituto Comprensivo Regina Margherita di Anagni, nell’ambito delle iniziative connesse al protocollo d’intesa tra l’Arma dei Carabinieri ed il Ministero dell’Università e della Ricerca sulla “Formazione della cultura e della legalità”. All’incontro hanno preso parte circa 50 studenti, oltre al corpo docenti.
I temi affrontati con i ragazzi
Molti i temi affrontati con i ragazzi tra cui il bullismo e il vandalismo, l’effetto delle sostanze stupefacenti e dell’abuso di alcool, l’educazione stradale, la violenza intra-familiare e di genere, la pedo-pornografia nel web e la pericolosità dei contatti con utenti sconosciuti. Ricorrendo ad esempi concreti, legati alle esperienze professionali ed attraverso un linguaggio semplice e diretto, è stata sottolineata l’importanza della collaborazione con l’istituzione per favorire la prevenzione e la repressione dei reati, ribadendo il principio che “la Stazione dei Carabinieri deve essere considerata luogo di accoglienza di chi ha bisogno di aiuto e di tutela dei propri diritti”, vera e propria “interfaccia” tra il cittadino e l’Arma dei Carabinieri, istituzione dello Stato impegnata costantemente da oltre 200 anni, nella difesa dei diritti sia in Italia che all’estero.
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L’obiettivo di questi incontri nelle scuole è quello di fornire delle informazioni più approfondite ai giovani su temi che li toccano da vicino. Il Comandante della Stazione di Anagni ha spiegato che l’assunzione di droghe è comunque un illecito, che può assumere carattere amministrativo e/o penale, aggiungendo che anche la semplice segnalazione quale assuntore di stupefacenti può precludere la partecipazione ad un concorso pubblico.
La curiosità degli studenti si è concentrata non solo sull’uso delle droghe e dell’alcol ma anche sulla violenza in genere e sulle problematiche che riguardano Internet ed il cyberbullismo, formulando numerose domande anche in considerazione del fatto che ognuno di essi ha almeno un profilo su un social network, ma spesso si è poco consapevoli delle conseguenze che possono derivare dalla pubblicazione in rete di foto e quant’altro.