Il Nucleo Speciale Anticorruzione della Guardia di Finanza in ragione dell’attenzione posta dall’Autorità di Governo al fenomeno dell’assenteismo nelle pubbliche amministrazioni, ha condotto sull’intero
territorio nazionale, con l’ausilio della componente territoriale del Corpo, l’operazione denominata “GHOST PUBBLIC SERVANT”, tesa anche a produrre un effetto di più ampia deterrenza e stimolo al perseguimento
della legalità da parte delle Amministrazioni Pubbliche.
L’indagine
L’attività svolta ha permesso di accertare che, su un totale di 66 ispezioni eseguite presso altrettante Pubbliche Amministrazioni, 13 sono risultate irregolari, con un’incidenza pari al 20% delle verifiche compiute,
con la conseguente segnalazione all’Autorità Giudiziaria di 33 dipendenti pubblici per i reati di falsa attestazione della presenza in servizio e truffa aggravata ai danni dello Stato.
LEGGI ANCHE – Colleferro, si spacciano per tecnici di Acea e rubano contatori dell’acqua lasciando un condominio a secco: occhio alla truffa
La selezione dei target, realizzata attraverso analisi di rischio, ha permesso al Nucleo Speciale Anticorruzione di produrre una lista di strutture potenzialmente interessate dal fenomeno della maladministration, oggetto di successiva attività ispettiva. Il dispositivo d’intervento istituzionale approntato ha così consentito non solo di incrementare il livello di efficacia ed efficienza dell’azione amministrativa in termini di repressione, ma anche ai fini di prevenzione perseguita, stimolando il dipendente pubblico a un maggiore rispetto delle disposizioni vigenti in materia di corretta certificazione dell’orario di servizio.