Le indagini, condotte dagli investigatori del commissariato San Basilio diretto da Agnese Cedrone, con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma, sono scaturite a seguito del tentato omicidio di tale D. B. A., attinto da colpi d’arma da fuoco per mano di C.F., con precedenti di polizia, nel quartiere Casal dei Pazzi il giorno 27 Febbraio 2017. Il movente era l’accaparrarsi il controllo dello spaccio di stupefacenti nel quartiere Casal de Pazzi.
A seguito di un’attenta attività di intercettazione da parte degli agenti del commissariato, il C. e i suoi complici vennero arrestati. La pistola utilizzata per il crimine, precedentemente occultata dagli stessi, fu ritrovata poco dopo in zona Quarticciolo.
La successiva attività investigativa ha consentito agli operanti di identificare un feroce gruppo criminale operante nel quartiere San Basilio, con base logistica presso la sala scommesse “Quality Bet” (già Planet 365) sita in via Fossombrone 135, facente capo ai gestori della stessa, ovvero i fratelli A. e D. Ch. Di fatto il gruppo “C.” si riforniva di stupefacente, per lo più cocaina, dal gruppo dei Ch.
Le indagini successive hanno condotto, nell’aprile del 2017, all’individuazione di un’abitazione (la c.d. “retta” del gruppo Ch) in via Bartolomeo Maranta, dove all’interno, durante un mirato “blitz”, fu arrestato un soggetto trovato in possesso di un ingente quantitativo di sostanza stupefacente di tipo cocaina (1,5 kg) e numerose munizioni per pistola calibro 9*21.
Dopo quell’arresto gli investigatori riuscirono a scovare altre abitazioni e nascondigli utilizzati dai sodali nel quartiere che condussero ad altri arresti e sequestri di stupefacenti.
Durante uno di questi riscontri investigativi si riuscì a pedinare C.S. che fece da “broker” per la fornitura di 1 Kg di cocaina, operata dall’altro indagato P.S., facendo così da intermediario per l’acquisto della sostanza da parte di tale F.R., con precedenti di polizia, del quartiere Tufello e appartenente alla famigerata famiglia “F.” dell’ex banda della Magliana e G.A. (padre del pregiudicato D.G., il pugile che pestò a morte senza motivo un anziano nel quartiere Vigne Nuove il 24.10.2016).
Successivamente, in un’ altra circostanza venne arrestato lo stesso C.A. per il possesso di sostanza stupefacente del tipo cocaina (100 grammi circa) e una pistola a tamburo marca Smith &Wesson mod. 66 cal. 357 magnum con munizionamento, risultata rubata.
I ruoli degli appartenenti al sodalizio che si sono evidenziati durante le indagini sono i seguenti:
C.A. capo – promotore e fornitore di stupefacenti del sodalizio.
C.D. – stretto collaboratore del fratello A. nonché contabile del gruppo.
C.A. – addetto al recupero crediti del gruppo (padre del D. e A.).
C.S. – detto “Er Gambero“, broker dello stupefacente ed organizzatore di gruppi di fuoco per recupero crediti.
- C. – detto “Er Cannellone“, fornitore e pusher del gruppo deputato anche allo spaccio al dettaglio.
- I. – detto “ErCiccio“, fornitore dello stupefacente.
- S. – broker di stupefacente del gruppo.
- L. – fornitore armi del gruppo e pusher.
- M. – fornitore armi del gruppo e pusher (fratello del Luca).
- F. P. – detto “Pierino la peste“, fornitore delle armi del gruppo.
- R. A. – detto “Er mattonella”, pusher del gruppo.
- R. G. – pusher del gruppo.
- M. – detto “Er riccetto”, pusher del gruppo.
- P. G. – pusher del gruppo.
- R. – detto “Treno“, pusher del gruppo.
Come detto, “Er Gambero”,”Er Mattonella”, “Pierino la Peste”, “Er Riccetto”,”Treno”, Er Ciccio, Er Cannellone”, sono i soprannomi emblematici di alcuni componenti del pericoloso sodalizio criminale armato operante nel quartiere San Basilio, smantellato stamane dagli uomini del commissariato “San Basilio” a seguito di un’ intensa ed articolata attività di Polizia Giudiziaria iniziata nel 2017.
L’attività di indagine, esperita a mezzo di servizi tradizionali di appostamento e pedinamento, è stata implementata da attività tecnica a mezzo di intercettazioni telefoniche ed ambientali, e si è conclusa con l’esecuzione di 15 misure cautelari di cui 10 custodie cautelari in carcere e 5 arresti domiciliari, per i reati di cui agli artt. 74 D.P.R. 309/90 commi 1,2,3,4 – (Associazione armata finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti),artt. 73e 110 C.P. (detenzione e spaccio di stupefacenti in concorso) e 10,12,14 L. 497/74 (porto di arma clandestina e munizionamento), artt. 648 e 110 C.P. (Ricettazione in concorso) , artt. 629 e 110 C.P (Estorsione in concorso), art. 379 C.P. (Favoreggiamento reale).
Nel corso dell’attività di indagine l’elevata pericolosità dei sodali si è evidenziata con la messa in atto di atti intimidatori, consistenti nel recuperare i crediti verso i debitori con minaccia e violenza e nell’organizzare “gruppi di fuoco” contro eventuali gruppi rivali o acquirenti di stupefacenti insolventi ai pagamenti.
L’elevata pericolosità, l’attitudine criminale e la follia omicida di alcuni degli indagati è stata confermata anche da cronache cittadine riportate sui media anche nazionali come l’agguato operato dal C. S. il giorno di pasqua del 2016 nei confronti di un malavitoso rivale nel quartiere Tufello a colpi d’arma da fuoco, evento nel quale fu colpito da proiettili vaganti il giovane ventunenne C. D., ridotto in fin di vita e costretto su una sedia a rotelle per tutta la vita in seguito alle lesioni gravissime riportate. A seguito di quell’evento il C., resosi latitante in Spagna, fu arrestato dalla Polizia una volta tornato a Roma per festeggiare il compleanno della figlia.
Anche il F. L. si è reso protagonista di una violenta sparatoria nel febbraio del 2017 allorquando, cacciato dai buttafuori del noto locale “Room 26” in zona Eur poiché ubriaco e molesto, sparò alla “cieca” verso l’ingresso del locale ferendo alcuni avventori, evento che destò sconcerto e scalpore a livello nazionale. Anche il F. venne arrestato dalla Polizia in seguito ai fatti.
Il D. F. P. si rese invece protagonista di un’ efferata rapina ai danni della gioielleria sita in V.le Marx 139 (quartiere Casal dei Pazzi). L’uomo venne identificato durante le indagini dalla Squadra di P.G. del commissariato San Basilio, assieme al complice M. M., personaggio di altissimo spessore criminale, poiché uno dei leader della famosa banda di rapinatori transnazionali denominata “PINK PANTERS”, ovvero un gruppo composto da ex militari della ex Yugoslavia, Montenegro e Serbia e criminali locali, noto per rocambolesche rapine in gioiellerie di tutto il mondo.
Difatti, prima di tale rapina, gli operanti intercettarono una conversazione ambientale nei pressi della sala scommesse in parola durante la quale il D. F. P. e il M. M. richiedevano agli appartenenti al sodalizio alcune armi precedentemente fornite dal D. F. per effettuare un “lavoretto”. Pedinati i soggetti e compiutamente identificati, gli stessi vennero ritenuti responsabili della rapina ai danni della gioielleria. A seguito di ulteriori indagini sui rapinatori, ne nacque un filone parallelo che si concluse con l’arresto in flagranza di reato per tentato sequestro di persona a scopo di rapina commesso con armi ai danni di un imprenditore, il giorno 10 aprile 2018 in zona olimpico, durante la partita di Coppa Roma-Barcellona (“OPERAZIONE CHAMPIONS”), in collaborazione con la 5° sezione Antirapina della Squadra Mobile. In quel frangente venne arrestato il M. e altri due complici, tali S. e D. S.
Tornando al sodalizio, si rappresenta che il gruppo, al fine di confondere i controlli degli investigatori, pianificava le sue azioni ed incontrava gli acquirenti di stupefacenti per lo più nel quartiere San Basilio, anche loro luogo di nascita e dimora, precisamente nella sala scommesse gestita dai fratelli A. e D. C. denominata “PLANET 365” e successivamente denominata “QUALITY BET” sita a Roma in via Fossombrone civico 135, motivo da cui prende il nome l’operazione “Bet&Drug”.
All’odierna operazione hanno partecipato 15 equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Roma, un elicottero della Polizia di Stato, 2 Squadre del Reparto Cinofili della Questura di Roma e personale della Squadra di P.G. del Commissariato Fidene –Serpentara per un totale di 100 operatori circa.
SEQUESTRI OPERATI NEL CORSO DELL’INDAGINE
TOTALE COCAINA: 2,300 KG circa.
TOTALE HASHISH: 5 Kg circa.
TOTALE MARIJUANA: 100 grammi
TOTALE ARMI E MUNIZIONI: 2 pistole, munizionamento vario, 1 coltello.
TOTALE DENARO: 10.000 euro.
INDAGATI con custodia cautelare in carcere
– C. A., n. Roma il 24.05.1988
– C. D., n. Roma il 10.08.1986
– U. I., detto “Er Ciccio”, n. Roma il 11.07.1990
– C. S., detto “Er Gambero”, n. Roma il 18.10.1981
– F. L., n. Roma il 05.10.1990
– P. S., n. Roma il 08.08.1980
– L. C. detto “Er Cannellone” n. Roma il 31.03.1988
– D. R. G., n. Roma il 18.06.1972
– D. R. A., n. Roma il 03.03.1974
– D. F. P., detto “Pierino la Peste”, n. Roma il 27.06.1964
INDAGATI con arresti domiciliari
– I. R. ,detto “Treno”n. Roma il 24.02.1984
– C. M., detto “Er Riccetto” , n. a Monterotondo (Roma) il 17.08.1982
– C. A., n. a Roma il 29.03.1963
– F. M., n. a Monterotondo (Roma) il 05.07.1992
– D. P. G., n. a Roma il 10.04.1982