Il 17 febbraio scorso, gli investigatori del Commissariato Viminale, diretto da Fabio Abis, al termine di accurate indagini, hanno proceduto al fermo di W.A., tunisino di 34 anni, ritenuto responsabile di rapina aggravata in concorso con altri due individui rimasti al momento ignoti.
I dettagli
Due giorni prima, la pattuglia del Commissariato era intervenuta in via Giolitti dove, un’anziana signora era stata aggredita all’interno del portone condominiale, da tre uomini che, dopo averla sbattuta a terra e cinto una mano sul collo, le avevano rubato la borsa, l’orologio e le fedi nuziali.
Sul posto, erano immediatamente intervenuti gli agenti della Polizia di Stato che, dall’esame delle immagini di videosorveglianza, di un locale posto nelle vicinanze, hanno iniziato ad investigare per poter risalire all’identificazione dei malviventi. Da lì hanno potuto osservare che 3 soggetti verosimilmente nord africani, nell’ora dell’efferato delitto, stavano fuggendo in direzione di Porta Maggiore.
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Il 17 febbraio i poliziotti sono riusciti a rintracciare – nei pressi della Stazione Termini – uno dei tre soggetti, identificato per W.A., con vari precedenti di Polizia, tra cui rapine nei confronti di anziane donne e per le quali ha già scontato due condanne.
L’uomo, visti i gravi e concordanti indizi di colpevolezza, è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto e ieri, il Tribunale di Roma, in considerazione delle prove raccolte, ha convalidato l’adozione della misura precautelare disponendo nei suoi confronti la custodia cautelare in carcere.