Tra le principali cause, il tanto temuto conguaglio, un’offerta non adeguata alle personali esigenze energetiche, un’abitazione inefficiente a livello energetico oppure, il più delle volte, semplicemente delle cattive abitudini personali.
Ma si entri nel dettaglio di ciascuna delle cause indicate.
- Il conguaglio
È previsto quando il fornitore del servizio fa pagare i consumi stimati e non i consumi effettivi, questo perché i consumi presunti si stimano sulla base dei consumi di un periodo precedente; ovviamente, questi consumi possono essere superiori o inferiori ai consumi reali. Se sono più alti, attraverso il conguaglio, il fornitore si riprende la parte dei soldi mancanti, perché è stato pagato meno di quanto dovuto.
Può anche capitare che il conguaglio non sia corretto e che si debba effettuare un reclamo al fine di recuperare i soldi pagati in eccesso. Il reclamo dovrà avere carattere ufficiale, predisponendolo per iscritto, e dovrà riportare i dati anagrafici dell’intestatario dell’utenza (nome, cognome, residenza, ecc.), oltre al codice cliente e al codice POD, fornendo il motivo del reclamo e i dati della bolletta (numero, data e importo).
Se si avesse già provveduto al pagamento della bolletta, sarà necessario allegare anche la ricevuta della stessa e il reclamo dovrà essere inviato con raccomandata alla società che fornisce l’energia elettrica.
Nel caso in cui il conguaglio fosse corretto, è vivamente consigliabile effettuare l’autolettura almeno una volta al mese, comunicandola puntualmente al fornitore del servizio. Peraltro, effettuare l’autolettura è ancor più necessario se si è in possesso di contatori di vecchio tipo, che non consentono la lettura a distanza da parte del fornitore.
- Un’offerta non adeguata
Se sia ha un contratto che prevede ancora la tariffa monoraria e, come nella maggior parte dei casi, si utilizza l’energia solo la sera e in prima mattinata, è più conveniente passare a un contratto che preveda la tariffa bioraria, con costi differenti a seconda della fascia oraria. Più precisamente, la giornata viene suddivisa in tre fasce orarie, denominate convenzionalmente F1, F2 e F3: in fascia F1 si ha il costo più alto, in F2 un costo medio e in F3 il costo più basso.
- Un’abitazione poco efficiente a livello energetico
È senz’altro una delle cause sulla quale si può intervenire di più, ad esempio scegliendo elettrodomestici moderni o verificando che non vi siano dispersioni di energia nelle prese di corrente.
Per verificare l’efficienza energetica dell’appartamento, si consiglia di confrontare le bollette recenti con quelle degli stessi mesi degli anni precedenti e, se si riscontra un aumento, è bene controllare, ad esempio, se sono cambiate le abitudini domestiche.
È possibile, poi, acquistare un dispositivo in grado di indicare l’esatto consumo degli elettrodomestici, e che monitori costantemente gli impianti e il carico elettrico generale.
- Una buona gestione dell’illuminazione di casa
Circa il 12% dell’elettricità che normalmente si consuma, deriva dall’impianto di illuminazione. Una buona usanza è quella di utilizzare timer a spegnimento automatico nelle stanze meno utilizzate: ciò impedisce il dispendio di energia in caso di luci lasciate accese per errore. È bene, poi, utilizzare lampadine a basso consumo o, ancora meglio, a LED; importante è che siano di marca, un po’ più care ma decisamente più durature e più affidabili.
In ultimo, una curiosa abitudine da acquisire: le lampadine andrebbero sempre pulite poiché la polvere può ridurre la capacità di illuminazione fino al 10%, portando all’utilizzo di altre fonti di luce elettrica.
Un’ottima soluzione è, infine, quella di utilizzare le strisce LED, lunghe strisce o nastri costituite da piccoli chip LED, che si possono acquistare su luceled.com. Questi nastri sono disponibili in diverse lunghezze, profondità, spessore e potenza di illuminazione. Sono, quindi, molto versatili e possono davvero essere utilizzate in ogni stanza e in ogni posizione.
Alcune buone abitudini quotidiane
Analizzate le principali cause, si riportano di seguito alcuni consigli utili per risparmiare energia.
- Utilizzare il meno possibile la funzione stand-by delle apparecchiature elettroniche quali radio, TV e PC, spegnendoli sempre quando non vengono utilizzati. Ciò consentirà di risparmiare anche il 10% in bolletta.
- Spegnere sempre le luci quando si esce da una stanza ed evitare di tenere troppe luci accese nella stessa stanza.
- Utilizzare i grandi elettrodomestici quali lavastoviglie e lavatrice in maniera intelligente, ad esempio a pieno carico e senza portarli alle massime temperature se non strettamente necessario, dotandosi preferibilmente di elettrodomestici di Classe A (ideale se A+++), evitando assolutamente le classi C/D/E/F.
- Utilizzare il meno possibile stufette e termosifoni elettrici, che sono tra gli elementi a più alto consumo in assoluto.
- Tenere aperto il meno possibile il frigorifero, sbrinandolo solo quando necessario ed evitando di posizionarlo accanto al forno o a termosifoni, che sono fonti di calore.
- Utilizzare TV a LED o OLED, che consumano meno di un plasma, e scegliere un PC portatile, che consuma anche la metà di un PC fisso.
Tanti piccoli accorgimenti che, anche se fanno risparmiare poco singolarmente, sommati determinano un risparmio finale notevole.
Ultimo consiglio è quello di verificare sempre che le bollette arrivino regolarmente e nei mesi corretti; se ciò non avviene, si dovrà contattare subito il fornitore del servizio per chiedere chiarimenti, confrontandosi contestualmente sulla lettura del contatore.