Cronaca

Coronavirus, audio e documenti fake attribuiti al Ministro dell’Istruzione: il caso

Condividi su Facebook Condividi su Whatsapp Condividi su Telegram Condividi su Twitter Condividi su Email Condividi su Linkedin
Terracina. Grave anche il padre del ragazzo no vax morto di Covid

Già da qualche settimana circolano fake news sul coronavirus. Prima si trattava di creare allarmismo millantando contagi in ogni parte dell’Italia, ora la questione prende una piega addirittura peggiore perchè nel mirino delle notizie bufala c’è il Ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina.

Leggi anche – Coronavirus, continuano le fake news su Whatsapp e social

Da ieri circolano in rete e sui social dei messaggi audio che vengono, erroneamente, attribuiti al Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, in cui si direbbe che il coronavirus muta in ceppi più gravi e che ci sono dei bambini contagiati.

Si tratta di fake news ed è lo stesso Ministro a smentire la questione tramite un post sui social:

“Come ho più volte detto in questi giorni, in un momento così particolare per il Paese, è fondamentale non dare spazio a notizie false che poi diventano virali creando inutili allarmismi.

In queste ore sta circolando un audio che mi viene attribuito con una voce femminile, palesemente non mia, che parla di un intervento in Parlamento che non ho mai fatto e riferisce parole che non ho mai detto. Ovviamente è un fake. Così come falso è il documento a mia firma che sta girando con indicazioni completamente inventate sulle modalità per svolgere la didattica a distanza.

Ripeto. Le uniche fonti di informazioni attendibili sono quelle ufficiali del Governo. È grave e irresponsabile far circolare notizie che non fanno altro che generare confusione. Ho dato disposizioni per accertare gli autori. Siamo tutti chiamati alla responsabilità in questo momento”.

Leggi anche – Coronavirus, caso sospetto a Velletri? Il messaggio audio su WhatsApp è una fake news

Questa non è la prima fake news in merito al coronavirus, nelle scorse settimane altre notizie false sono state lanciate tramite messaggi audio su WhatsApp, creando preoccupazione e allarmismo immotivato tra la popolazione.

Foto di repertorio