A Roma, un uomo italiano, immune da precedenti di polizia, nascondeva all’interno di un box ben 110 kg di hashish, il sequestro più ingente del 2020. Lo stupefacente è stato rinvenuto dai poliziotti della 7° Sezione “Antidroga” della Squadra Mobile della Questura di Roma, dopo una perquisizione locale che, come spesso accade, è conseguita ad un normale controllo su strada.
I fatti
L’altra notte, l’attenzione dei poliziotti è stata attirata da un soggetto che, a bordo della propria autovettura, è da subito apparso troppo guardingo e attento. Gli investigatori dell’Antidroga hanno pertanto posto in essere un servizio di osservazione e pedinamento fino a quando lo hanno visto introdursi in un box. All’interno dello stesso, infatti, è stato sorpreso un uomo italiano mentre recuperava alcuni panetti di hashish e li caricava sull’auto.
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I 1093 panetti di hashish, del peso complessivo di 110 kg, che sul mercato avrebbero fruttato più di mezzo milione di euro, erano ripartiti in pezzi di dimensione regolare, tipica presentazione dello stupefacente preparato per le successive cessioni.
L’autovettura, poi sottoposta a sequestro, era munita di un doppiofondo ricavato nel vano airbag al quale si accedeva attraverso una sofisticata ed ingegnosa sequenza di operazioni da eseguire all’interno della stessa; in particolare, a motore acceso, era necessario premere il pulsante dello sbrinatore del lunotto posteriore e contemporaneamente pigiare una vite posta sotto lo sterzo e l’accendisigari e, solo a questo punto, un dispositivo elettronico avrebbe sbloccato lo sportello dell’airbag consentendo l’accesso al doppiofondo utilizzato per il trasporto degli stupefacenti.