L’argine del Tevere come una lunga baraccopoli. Questo lo spettacolo pietoso che offre oggi la capitale, portato nuovamente alla luce dall’omicidio dello studente americano gettato nel fiume.
Le sponde del Tevere sono diventate dimora di centinaia di senzatetto – denuncia il Codacons –. Materassi sporchi, reti arrugginite, scatoloni di cartone, rifugi improvvisati, tende di plastica e perfino vecchi elettrodomestici dominano in più punti l’argine del fiume, dando vita ad uno spettacolo di miseria e di disperazione, mentre solo a pochi metri si stagliano le residenze della Roma bene, palazzi da migliaia e migliaia di euro al metro quadro.
“Un sottobosco che esiste da anni dove si consumano gesti di disperazione, violenze, e reati come nel caso dello studente americano assassinato, nella più totale indifferenza delle istituzioni – afferma il presidente Carlo Rienzi – Per questo presentiamo oggi una diffida al sindaco Virginia Raggi, che deve intervenire ordinando una bonifica urgente degli argini del Tevere, liberandoli dal degrado in cui oggi versano e dando assistenza sociale ai clochard che popolano il fiume.
Il sindaco deve inoltre prevedere controlli costanti delle aree a ridosso del Tevere allo scopo di evitare il riformarsi di baraccopoli indegne di una città moderna” – conclude Rienzi.